Mettiamo un po' in ordine le idee

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Scrj
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Mettiamo un po' in ordine le idee

Messaggio da Scrj » lun apr 26, 2010 6:53 pm

Giusto per capire bene cosa è il "concepimento alternativo", qualche informazione base (fonte: santo Wikipedia :cisssss: ):

PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA (PMA):
Con il termine procreazione medicalmente assistita ci si riferisce a tutte le metodiche che permettono di aiutare gli individui a procreare, siano esse chirurgiche, ormonali, farmacologiche o di altro tipo.
Per legge si intende procreazione assistita le tecniche mediche e biologiche che permettano la riproduzione al di fuori dei processi naturali, per soddisfare il desiderio di riprodursi di una coppia. Ai sensi della legge italiana 40/2004, fanno parte della Procreazione Medicalmente assistita tutte le metodiche di Primo (inseminazione intrauterina), di Secondo (FIVET e ICSI) e di Terzo livello (metodiche che richiedono il prelievo chirurgico degli spermatozoi).
Termine spesso confuso con questi è fecondazione assistita, che invece riguarda solo la fecondazione dell'ovulo da parte dello spermatozoo.

INSEMINAZIONE ARTIFICIALE:
L'inseminazione artificiale è una operazione medica di fecondazione tramite metodi non naturali.
È impiegata in caso di sterilità maschile o di ridotta vitalità spermatica. Consiste nell'inserimento di sperma nell'apparato genitale femminile.

Tipologia
L'inseminazione artificiale si può distinguere in:
"Omologa" o intraconiugale (AIH), quando lo sperma utilizzato proviene dal partner della donna, tale pratica è la forma preferita dalle donne fra quelle utilizzate per combattere l'infertilità, i cui risultati non sono costanti.
Trattamento di scelta soprattutto in caso di lieve oligoastenospermia, i cui fattori prognostici positivi sono cosituiti soprattutto dall'età dei soggetti coinvolti.
"Eterologa" o extraconiugale (AID) se lo sperma appartiene ad un donatore (nei casi di sterilità maschile). Vi sono alcune ipotesi in cui diventa la scelta principale come nel caso di malattie che possono essere geneticamente trasmesse dal padre o in caso di azoospermia (mancanza di spermatozoi nel liquido seminale) secretoria, e in ogni caso di infertilità maschile irrecuperabile.
A seconda della sede in cui il liquido seminale viene immesso, si possono distinguere diversi tipi di inseminazione:

Intrauterina: (IUI)se il trapianto di spermatozoi avviene direttamente all'interno dell'utero, attualmente è quella di maggiore scelta

"Intracervicale", (ICI), di indicazione più selettiva delle altre, ovvero da preferire quando si rende impossibile la deposizione del liquido seminale nell'area dei fornici vaginali, (quota di successo 8-12%);

"Intraperitoneale", se viene considerata la possibilità che gli spermatozoi sopravvivano nel liquido peritoneale, rendendo condizioni preventive necessarie la normalità delle funzioni del sesso femminile, grazie alle nuove metodiche (lavaggio degli spermatozoi) sono scongiurati i rischi legati al sistema immunitario.

"Intratubarica", se lo sperma è immesso nelle tube, ciò viene reso possibile con cateteri e sotto una guida monitorata (attraverso la cura ecografica). Viene preferito quando la tecnica intracervicale ha mostrato continui fallimenti.
La scelta della sede dipende dalla qualità dello sperma utilizzato, in modo da favorirne la penetrazione nella cavità uterina. Per procedere all'inseminazione artificiale, sia la parete uterina che le tube della donna devono essere perfettamente integre.

FECONDAZIONE ASSISTITA:
La fecondazione assistita o artificiale è il processo col quale si attua l'unione dei gameti artificialmente, come sotto la guida del microscopio

FECONDAZIONE IN VITRO (FIVET):
L'acronimo FIVET (Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer) è utilizzato per definire una tecnica di procreazione assistita tra le più comuni: si tratta di una fecondazione in vitro dell'ovulo con successivo trasferimento dell’embrione così formato nell’utero della donna.

Procedura:
Di seguito viene riportata una riduzione divulgativa e a carattere generale delle diverse procedure (Protocolli) adottate per la FIVET.
In alcuni Paesi, tra i quali l'Italia, la legge prevede delle limitazioni anche notevoli a tali procedure (per maggiori informazioni vedere il paragrafo Legge 40/2004).
La procedura si divide nelle seguenti fasi:

1. Alla donna vengono somministrati per via intramuscolare o sottocutanea dei farmaci (gonadotropine) finalizzati all'iperovulazione cioè allo sviluppo di più follicoli e quindi di un numero maggiore di cellule uovo (nel ciclo spontaneo ne viene prodotta di solito una sola), di modo che possa essere prelevato un numero maggiore di ovociti. La paziente viene sottoposta ad un monitoraggio teso a individuare il momento adatto a condurre a maturazione gli ovociti (ad esempio con la somministrazione di gonadotropine corioniche). Si procede quindi all'aspirazione ecoguidata dei follicoli, al fine di recuperare gli ovociti maturati.

2. Il liquido follicolare viene esaminato in laboratorio e ne vengono recuperati gli ovociti ritenuti idonei alla fecondazione in base alla sola osservazione morfologica degli stessi, eseguita al microscopio. I gameti, cioè il seme maschile e l’ovocita della donna, vengono collocati insieme in un apposito recipiente affinché uno spermatozoo penetri nell’ovocita. Vengono a volte utilizzate delle tecniche di fertilizzazione assistita come l'ICSI (Intracytoplasmatic Sperm Injection, o iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo), tramite la quale lo spermatozoo viene iniettato direttamente nel citoplasma dell'ovocita.

3. L’embrione così formatosi viene introdotto in utero per via vaginale, normalmente entro 72 ore, nella speranza che si annidi, cioè che “metta radici” nella mucosa uterina (endometrio) e possa ricevere dalla donna alimento, calore ed energie per continuare a svilupparsi.

Le percentuali di successo sono influenzate da molti fattori:
la risposta da parte della donna alle terapie: in molti casi non viene prodotto un numero sufficiente di follicoli ed è quindi necessario ripetere la terapia con dosaggi diversi;
la presenza di ovociti nel liquido follicolare: in alcuni casi gli ovociti non sono maturi e fecondabili o sono assenti;
il grado di maturazione degli ovociti prelevati;
la fertilità della paziente, che è molto influenzata dall'età;
Le percentuali di successo di questa metodica sono, pertanto, estremamente variabili.

ICSI (INIEZIONE INTRACITOPLASMATICA DELLO SPERMATOZOO)
L'ICSI ovvero iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (in inglese Intracytoplasmatic Sperm Injection, pronunciato "eeksee" è una tecnica di PMA (procreazione medicalmente assistita) che consiste nella microiniezione di un singolo spermatozoo, o di un suo precursore, direttamente nel citoplasma ovocitario.

Simile per procedimento alla FIVET (fecondazione in vitro e trasferimento embrionario), ma con la sostanziale differenza che nel caso dell'ICSI si superano gli ostacoli della fecondazione dell'ovocita. Infatti, mentre nella FIVET l'ovocita viene messo a contatto con gli spermatozoi, di cui uno penetra spontaneamente in vitro nell'ovocita, nella ICSI lo spermatozoo è micro-iniettato, sotto guida microscopica, all'interno dell'ovocita, mediante un macchinario chiamato micromanipolatore.

Tale procedura è indicata nei casi:
Grave oligoastenoteratospermia
FIVET provata con esiti negativi per quanto riguarda la fertilizzazione
Sterilità immunologica
Utilizzo di spermatozoi scongelati;
Azoospermia ostruttiva e secretiva (spermatozoi testicolari o epididimari)


Questa è una prima infarinatura, c'è poi tutto il discorso legislativo che è lungo e interessante...alla prossima puntata! :cisssss:


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ginger
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Messaggio da ginger » mar apr 27, 2010 9:36 am

Utilissimo e molto chiaro. Grazie!
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Messaggio da ginger » mar apr 27, 2010 11:46 am

Ma con che tipo di intervento vengono prelevati gli ovociti?
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Scrj
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Messaggio da Scrj » mar apr 27, 2010 11:50 am

Ale è un intervento, fatto in anestesia generale, in cui con una sonda ecografica (tipo quella delle visite ginecologiche) alla cui estremità è posto un ago bucano il fondo della parete uterina, arrivano alle ovaie e "risucchiano" gli ovociti.
Detto in maniera molto poco professional.
ahahahah
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Messaggio da ginger » mar apr 27, 2010 11:52 am

Sarà anche poco professional ma almeno è comprensibile!
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Messaggio da Scrj » mar apr 27, 2010 11:55 am

Ho chiesto al ginecologo se si potesse fare senza anestesia o con una locale e mi ha detto no, che è necessaria almeno un po' di sedazione, non credo sia nulla di particolarmente invasivo (non è un'operazione a cuore aperto, insomma) ma non deve essere particolarmente piacevole.
Ma credo sia l'unica cosa un po' noiosa.
Chloe83

Messaggio da Chloe83 » mar apr 27, 2010 6:11 pm

Scrj ha scritto:Ho chiesto al ginecologo se si potesse fare senza anestesia o con una locale e mi ha detto no, che è necessaria almeno un po' di sedazione, non credo sia nulla di particolarmente invasivo (non è un'operazione a cuore aperto, insomma) ma non deve essere particolarmente piacevole.
Ma credo sia l'unica cosa un po' noiosa.
In diversi centri fanno pick up senza anestesia. Io non ce la farei mai. Ma poi, l'anestesia del pick up è in realtà una sedazione profonda, ti svegli dopo 20 minuti e torni a casa, niente di drammatico.
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superstrafra
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Messaggio da superstrafra » mar apr 27, 2010 10:34 pm

anche la mia amica mi ha parlato del prelievo come della cosa più fastidiosa.
per il resto quello della pma è davvero un mondo a me sconosciuto
sono sempre più contenta di imparare da voi!
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