riso carnaroli: il vialone nano lo preferisco nei risotti di verdura.
Ci andrebbe il brodo di carne e meglio lo scalogno al posto della cipolla.
Il midollo a Palermo non lo trovo, ma quando stavo a Milano, mi piaceva infarinare il midollo e farlo cuocere e servirlo sopra al risotto.
Per il procedimento ti hanno già detto tutto: olio in pentola, tostare il riso, sfumare col vino bianco secco, aggiungere lentamente i mestoli di brodo, quanto ne chiede il risotto. A pochi minuti dalla fine di cottura, senza lasciar asciugare il brodo completamente, togliere dal fuoco e mantecare con burro e parmigiano. L'ultimo mestolo di brodo andrebbe con dentro sciolto lo zafferano.
Anticamente (parlo della fine dell'800, inizio '900), visto che non si poteva reperire facilmente lo zafferano (era roba per ricchi), si usava sfumare col vino rosso e si utilizzava un salume che oggi non esiste più fatto a base di cervello di maiale (l'ho studiato tempo fa quando ho dovuto scrivere l'enciclopedia di cucina).
Risotto alla milanese... esperte a me!
Re: Risotto alla milanese... esperte a me!
Metto brodo vegetale perché pensavo che senza midollo non avesse senso metterci un gusto diverso.
Ma, forse, quello vegetale gli da uno sprint. Proverò anche così. Grazie.
Ma, forse, quello vegetale gli da uno sprint. Proverò anche così. Grazie.
Re: Risotto alla milanese... esperte a me!
la gremolada!!!Trilli ha scritto:Io preferisco il vitello perché più tenero.
Quasi a fine cottura si cospargono con un trito di prezzemolo e scorza di limone!
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bene... e vitello sia
Re: Risotto alla milanese... esperte a me!
moolto interessanteCisePunk ha scritto:riso carnaroli: il vialone nano lo preferisco nei risotti di verdura.
Ci andrebbe il brodo di carne e meglio lo scalogno al posto della cipolla.
Il midollo a Palermo non lo trovo, ma quando stavo a Milano, mi piaceva infarinare il midollo e farlo cuocere e servirlo sopra al risotto.
Per il procedimento ti hanno già detto tutto: olio in pentola, tostare il riso, sfumare col vino bianco secco, aggiungere lentamente i mestoli di brodo, quanto ne chiede il risotto. A pochi minuti dalla fine di cottura, senza lasciar asciugare il brodo completamente, togliere dal fuoco e mantecare con burro e parmigiano. L'ultimo mestolo di brodo andrebbe con dentro sciolto lo zafferano.
Anticamente (parlo della fine dell'800, inizio '900), visto che non si poteva reperire facilmente lo zafferano (era roba per ricchi), si usava sfumare col vino rosso e si utilizzava un salume che oggi non esiste più fatto a base di cervello di maiale (l'ho studiato tempo fa quando ho dovuto scrivere l'enciclopedia di cucina).