Esogestazione: ovvero la fisiologica dipendenza del neonato

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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Solange
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Messaggio da Solange » gio ago 27, 2009 10:56 pm

Io non mi porrei il problema di darle un nome. La asseconderei senza innervosirmi pensando che è una fase, passerà ma ssicurandomi che non ci siano problemi da parte mia (nervosismo, poca accettazione di questo "nuovo" Tommaso).

Insomma.... lasciati guidare da lui e non ti crucciare.


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Solange
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Messaggio da Solange » gio ago 27, 2009 10:57 pm

Giulia1970 ha scritto:credo che l'ansia del tuo bambino si dovuta piuttosto alla fine della esogestazione: verso gli 8 mesi capiscono che la mamma è un'entità distinta rispetto a loro e il distacco procura una forte angoscia; cerca di rassicurarlo, capirà che ci sei sempre per lui anche se non ti vede
ecco, volevo aggiungere questo ma l'hai spiegato benissimo tu.
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Alessia M.
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Messaggio da Alessia M. » gio ago 27, 2009 11:52 pm

Io, mi sa, sono una voce fuori dal coro, infatti, questo istinto non l'ho proprio sentito, anzi ho sofferto come una matta per i primi 15 giorni di vita di Adele.

In gravidanza mi ero documentata un po' circa l'allattamento, ma niente per quando concerneva tutto il resto. Intorno a me sentivo l'incombenza dei mille luoghi comuni che servono solo a fuorviare il tuo essere mamma ed è stata dura!

Mi sono fatta 4 giorni e mezzo di ospedale durante i quali Adele ha dormito come un ghiro ed io invece forse 10 ore in totale. Tornata a casa volevo riposare, ma stavo troppo male (causa cesareo e clistere) ed Adele ha ritenuto opportuno svegliarsi non appena varcata la soglia e cominciare la sua attività di idrovora.

Io non ero preparata, non ero preparata ad essere a sua disposizione ad oltranza, ma la voglia di allattare, la necessità di farlo ci ha salvate.
Ho scritto molto qui sul forum, ho chiesto aiuto ad amiche e conoscenti che avevo avuto a che fare con la LLL... tutti (non i miei familiari nè la pediatra!!) mi dicevano "è normale! è solo il primo mese!" ed io credevo che non sarei arrivata alla fine di quel mese! E mentre le persone che avevo intorno facevano congetture su latte carente, sete, bisogno di acqua e camomilla, ecc... io lottavo con tutta me stessa per dare ad Adele solo la tetta, seguire i consigli delle persone alle quali mi eri fivolta nonostante fossi stremata e non capissi perchè lei non volesse dormire nemmeno un'ora.

Invece, piano piano è stata Adele a farmi capire cosa dovevo fare soprattutto come dovevo dormire: con lei sotto l'ascella proprio come una cagna con i suoi cuccioli!

Abbiamo dormito così dalla terza sera a casa e (passati i dolori e fastidi del parto) ho imparato ad assecondarla, ho imparato a capire che aveva bisogno del mio calore, della mia tetta (lei ciucciava ogni ora e mezza/due, giorno e notte), della mia presenza.

Allo stesso tenpo lei ha capito che io c'ero e piano piano ha imparato a fare piccoli riposini (via via più lunghi) nella carrozzina durante il giorno per poi arrivare, intorno ai 3 mesi, ad addormentarsi lì anche di notte per poi passare nel lettone alla prima richiesta.

Adesso abbiamo sostituito la carrozzina con il lettino, ma l'abitudine è la stessa: Adele passa lì la prima parte della nottata se si addormenta prima che andiamo tutti a nanna altrimenti si dorme tutti insieme fin dall'inizio per la felicità di papà che adora quando lei gli si accuccia vicino vicino!

Ora posso dire di essere felice, felice per come sono passati questi 11 mesi, per come è venuta su Adele sempre allegra e serena, una bimba giocosa e socievole... un po' cozza adesso che sta imparando a camminare, ma io sono ben disposta e soprattutto preparate per essere il suo scoglio!
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Messaggio da Alessia M. » gio ago 27, 2009 11:52 pm

Io, mi sa, sono una voce fuori dal coro, infatti, questo istinto non l'ho proprio sentito, anzi ho sofferto come una matta per i primi 15 giorni di vita di Adele.

In gravidanza mi ero documentata un po' circa l'allattamento, ma niente per quando concerneva tutto il resto. Intorno a me sentivo l'incombenza dei mille luoghi comuni che servono solo a fuorviare il tuo essere mamma ed è stata dura!

Mi sono fatta 4 giorni e mezzo di ospedale durante i quali Adele ha dormito come un ghiro ed io invece forse 10 ore in totale. Tornata a casa volevo riposare, ma stavo troppo male (causa cesareo e clistere) ed Adele ha ritenuto opportuno svegliarsi non appena varcata la soglia e cominciare la sua attività di idrovora.

Io non ero preparata, non ero preparata ad essere a sua disposizione ad oltranza, ma la voglia di allattare, la necessità di farlo ci ha salvate.
Ho scritto molto qui sul forum, ho chiesto aiuto ad amiche e conoscenti che avevo avuto a che fare con la LLL... tutti (non i miei familiari nè la pediatra!!) mi dicevano "è normale! è solo il primo mese!" ed io credevo che non sarei arrivata alla fine di quel mese! E mentre le persone che avevo intorno facevano congetture su latte carente, sete, bisogno di acqua e camomilla, ecc... io lottavo con tutta me stessa per dare ad Adele solo la tetta, seguire i consigli delle persone alle quali mi eri fivolta nonostante fossi stremata e non capissi perchè lei non volesse dormire nemmeno un'ora.

Invece, piano piano è stata Adele a farmi capire cosa dovevo fare soprattutto come dovevo dormire: con lei sotto l'ascella proprio come una cagna con i suoi cuccioli!

Abbiamo dormito così dalla terza sera a casa e (passati i dolori e fastidi del parto) ho imparato ad assecondarla, ho imparato a capire che aveva bisogno del mio calore, della mia tetta (lei ciucciava ogni ora e mezza/due, giorno e notte), della mia presenza.

Allo stesso tenpo lei ha capito che io c'ero e piano piano ha imparato a fare piccoli riposini (via via più lunghi) nella carrozzina durante il giorno per poi arrivare, intorno ai 3 mesi, ad addormentarsi lì anche di notte per poi passare nel lettone alla prima richiesta.

Adesso abbiamo sostituito la carrozzina con il lettino, ma l'abitudine è la stessa: Adele passa lì la prima parte della nottata se si addormenta prima che andiamo tutti a nanna altrimenti si dorme tutti insieme fin dall'inizio per la felicità di papà che adora quando lei gli si accuccia vicino vicino!

Ora posso dire di essere felice, felice per come sono passati questi 11 mesi, per come è venuta su Adele sempre allegra e serena, una bimba giocosa e socievole... un po' cozza adesso che sta imparando a camminare, ma io sono ben disposta e soprattutto preparate per essere il suo scoglio!
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Messaggio da lenina » ven ago 28, 2009 7:47 am

belymar ha scritto: Come la definireste?!?
Esogestazione a scoppio ritardato, attacco di mammite acuta?!?
l'esogestazione 7 mesi non sempre è finita ma quella che descrivi direi che è la classica "sindrome dell'abbandono" ha scoperto che tu non sei lui e che lui non è te ma non sa ancora che quando sparisci e esisti quindi si preoccupa.
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Messaggio da Cosetta » ven ago 28, 2009 8:18 am

Alessia, quanto ha influito il cesareo e l'ambiente ospedaliero (c'era il rooming in?) in questo tuo non aver sentito l'istinto di tenerla con te?
troppi_gatti

Messaggio da troppi_gatti » ven ago 28, 2009 9:51 am

prima della nascita del Nini mi ero informata: allattamento a richiesta, contatto continuo..

quando è nato invece ho come subito un black out.
forse a causa dell'emozione, forse a causa della mancanza di sonno (è nato dopo quasi 2 giorni di veglia, e nei 3 giorni seguenti avrò dormito forse 5 o 6 ore in tutto)..
fatto sta che non sapevo più niente, non mi ricordavo più niente.

la prima notte d'ospedale si è svegliato e si è messo a piangere.
cosa avrebbe potuto volere se non ciucciare?
io, terrorizzata, sono corsa dalle "dade" del reparto, a chiedere perchè piangesse.
si sono giustamente fatte una risata, e mi hanno detto di dargli la tetta!

va bè, a parte questi momenti di smarrimento totale, che mi hanno portato per qualche giorno anche a dargli la tetta non prima di due ore, l'istinto di tenermi addosso e assecondare il mio bambino, era fortissimo.

all'ospedale dormiva nel letto con me, a casa no perchè avevo troppa paura di schiacciarlo, ma dormiva nella culletta messa accanto al mio letto, e passava tutta la notte con la mia mano appoggiata sulla sua testa.
lui forse avrebbe dormito anche senza.
non io.

di giorno invece stava sempre e costantemente in braccio.
potevo appoggiarlo alla culla solo se era addormentato molto molto profondamente, e al massimo per quindici minuti: giusto il tempo di lavarmi!

come dicevo, dopo i primissimi giorni di alienazione mentale, anche la tetta è diventata una grande amica.
era quasi sempre attaccato, col risultato che non piangeva quasi mai.

perchè dico quasi?
perchè nonostante creda fermamente che i neonati non possano viziarsi, nonostante sia sicura che il pianto sia meglio prevenirlo,
credo anche che ai neonati vada data la possibilità di "chiedere".
non mi fraintendete, non ho mai lasciato piangere il Nini per più di dieci secondi, probabilmente pure meno.
ma credo che sia stato importante che io l'abbia lasciato esprimere il suo disagio, e che ogni volta, puntualmente, si sia potuto rendere conto che io rispondevo, senza mai mancare.
già a due mesi, forse anche prima, per fame non piangeva neanche più: faceva versetti indirizzati a me, e sapeva che di lì a pochi secondi la tetta sarebbe arrivata!

a che punto stiamo ora?

a sei mesi e mezzo la tetta è l'ultima cosa che interessi al Nini.
si attacca per mangiare, per coccola.. ma basta il passaggio di un gatto, un clacson per strada, ed ecco che si ricorda che c'è il mondo da scoprire, che ha ben altro a cui pensare!

in braccio ci sta volentieri, lo preferisce di certo allo stare seduto da qualche parte, ma messo nel passeggino, sul divano, per terra o nel box ha comunque un po' di autonomia, ovviamente più o meno lunga a seconda del suo umore.

dorme con me quando non c'è il suo babbo nel lettone, ad esempio al mattino e a volte il pomeriggio (altrimenti mi incricco davvero troppo e ho mal di schiena tutto il giorno).
per il resto dorme nel suo lettino, di giorno da solo, la notte con la sua mano nella mia, fra le sbarre.

si addormenta solo in braccio a me, solo dopo la tetta, solo con le coccole.
altrimenti non c'è modo che si rilassi.

piange solo ed esclusivamente quando è stanco morto e non riesce a crollare.
per il resto, quando è arrabbiato, frustrato ecc.. "frignetta", di certo non si può parlare di pianto.

io sono molto contenta di questo mio bellissimo bambino.
mi dicono tutti che è tanto buono, e io credo che lo sia per come è stato e per come viene trattato.

è più facile avere un "bambino buono", se non lo si lascia piangere.
è più facile avere un "bambino buono", se non deve smollarlo in una culla perchè a prenderlo in braccio si vizia.

a me non è MAI pesato questo attaccamento alle mie braccia e alla mia tetta.
anzi, mi dava forza. mi faceva sentire importante, speciale, insostituibile.

penso che assecondare i bisogni del proprio neonato sia da considerarsi forse la miglior prevenzione alla depressione post partum.
mi sembra più probabile andare in crisi con un bambino che piange, col desiderio di consolarlo che bisogna frenare, perchè altrimenti "gli si fa del male".
assecondando il bisogno di contatto quasi continuo, si hanno bambini sereni e mamme più rilassate (e realizzate), e a me sembra proprio una gran buona cosa!!
gi-emma

Messaggio da gi-emma » ven ago 28, 2009 12:31 pm

Io sono venuta a conoscenza dell'esogestazione al corso preparto, per cui ho informato i miei parenti di questa cosa, e si sono tutti molto interessati.
In ospedale c'era il rooming in, ed ho tenuto Emma spesso nel letto con me, addirittura passavano le ostetriche di notte a mettere una paratia per evitare che rotolasse in caso il mio sonno fosse troppo pesante.
Emma è nata il 18 dicembre scorso e non so se vi ricordate, ma lo scorso inverno è stato freddo, così quando nevicava e non si poteva uscire Emma dormiva al pomeriggio sulla mia pancia, era bello e trovavo anche il tempo per rilassarmi un po'.....a volte riuscivo anche a vedere un film!!!
Successivamente, visto che Emma stava MOLTO volentieri in braccio, ho comprato la fascia (che tutt'ora uso tantissimo.....sopratutto in vacanza in montagna è stata utilissima!!!); inizialmente non le garbava molto, probabilmente si sentiva costretta, ma appena ho potuto metterla nella posizione verso di me con i piedini fuori a penzoloni si è risolto ogni problema.
Emma ha sempre dormito da sola, inizialmente nella carrozzina vicino a me, poi nel riduttore ed ora nel lettino.
Solo al mattino alle sei la prendevamo con noi nel lettone e questa abitudine le è rimasta tutt'ora.
Non ho mai avuto grossi problemi a metterla a letto, ma ultimamente di giorno faccio un po' più fatica, credo non voglia addormentarsi e lasciarmi.
Da quando è nata si è sempre svegliata un paio di volte la notte per poppare, (mai piangendo, ma guardandosi attorno ed aspettando). Ora le cose sono un po' cambiate, si sveglia in media tre quattro volte, qualche volta (per fortuna non si verifica troppo spesso) ogni ora.........
Vuole sempre il latte........ma ora che ha otto mesi e mezzo, io mi stavo giusto chiedendo oggi se faccio bene ad alzarmi subito ogni volta ed offrirle il mio seno, oppure è ora che impari a conosolarsi da sola?
Premetto che Emma dorme in stanza con noi e non riesco a concepire ancora l'idea di mandarla a dormire nella sua stanza, nonstante mio marito continui ad insistere.......... dovrei capire quando ha effettivamente fame oppure voglia di mamma e papà, ed assecondarla, ma se non le do la tetta piange da morier, ed io gliela dò!!!!!
Il mio istinto mi dice di assecondarla e fino ad ora l'ho fatto, che fare adesso????? Seguire i consigli dei pediatri, quindi addormentarla nel suo lettino senza cullarla per una decina di minuti (come faccio ora), aspettare prima di prenderla in braccio la notte, e per ultimo dicono che sarebbe meglio che i bambini non si svegliassero nel lettone con i genitori perchè poi pensano che sia loro dovuto stare lì.........
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