Di spazi me ne prendo molto pochi... in parte per necessità (genitori relativamente lontani, marito sempre impegnato, suoceri... ai suoceri lascio i miei figli solo sotto tortura, per quanto poco apprezzo i loro metodi educativi ahahaha). Insomma, mi mancano "figure vicarie" per prendere tempo per me stessa.
Quando però me lo prendo, forse proprio perché accade di rado, praticamente una volta ogni uno-due mesi quando mio marito fa il papà sitter e io mi godo uno spettacolo teatrale, supero la sensazione strana di sentirmi "amputata" senza i bimbi e me la spasso.
Assaporo fino in fondo l'essere donna, oltre che mamma; l'avere pensieri complessi e adulti che esulano dalla puericultura.
Mi piace.
Penso che un giorno, quando i cuccioli saranno usciti dal nido, dovrò riscoprirmi e rifare conoscenza con quella donna che è sfumata sullo sfondo con la maternità.
Chissà... sarà intrigante? Ne avrò la forza?
Non lo so.
Per ora le rare apparizioni della donna-non-mamma, e, aggiungo non-moglie... sono il valore dell'essere di per sè e non in funzione, o in relazione alla famiglia. Insomma, sono un evento! E non ci penso neanche di guastarmelo con il senso di colpa.

Comunque, non sei contorta.
E' un'ambivalenza normale.
Diciamo che io... sopprimo uno dei due poli e mi tuffo fino in fondo nell'altro, quello dell'indipendenza dai pargoli
