Se ci sono delle problematiche vanno affrontate con il Pediatra che deve farsi carico di quanto stabilito dal contratto. E non parlo delle visite domiciliari o della disponibilità per ogni cosa, impossibile e neanche necessaria, ma della disponibilità mediante cellulare fuori dell'orario di studio, di un congruo orario dello stesso e di una associazione trà pediatri per coprirsi vicendevolmente!
Tutte cose che stanno sul nuovo contratto.
Per il discorso della pressione che si può fare al tavolo del contratto per i bimbi > di sei anni, vi allego il manifesto con gli indirizzi.
Cos73 wrote:Grazie per l'intervento!
Sete molto ben organizzati, ma purtroppo non è sempre così, immagino lo sappia.
Ci sono problemi di affollamento delle sale d'attesa, di lunghe attesa con bambini malati e febbricitanti, di irreperibilità (io avevo il bimbo con difficoltà respiratorie ieri pomeriggio alle 18:30 e la sua pediatra non rispondeva al cellulare, non era nemmeno in ambulatorio in quell'orario, quando è in ambulatorio non vuole essere disturbata ma ieri l'aveva al mattino).
Nel mio caso mi affido a una pediatra privata che conosco, quindi non solo per il fatto che la pago ma perché mi fido di lei, poi essendo ormai in pensione è più facilmente reperibile e più disponibile, tutto qui.
Ci sono posti, inoltre, dove il primo pediatra disponibile è lontano e dove i genitori preferiscono comunque affidare al medico di famiglia i figli più grandini.
Detto questo non sapevo della possibilità di cui ci informa, come genitori e anche come sito e associazione potremmo farci sentire, a chi dobbiamo rivolgerci? Al ministero della Sanità?