a che età un figlio può decidere della propria vita?

Una sezione per discutere delle problematiche legate all'adolescenza dei nostri eredi.
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tati
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Post by tati »

Lelia wrote:Sì Tati, ma tu dai per scontato che i tuoi figli vivano sempre dove vivete ora. Come diceva Lav, è possibile che desiderino spostarsi, magari vivere in una grande città, e allora si troveranno nel "mio" mondo del lavoro. Oppure è possibile che magari crescendo abbiano delle aspirazioni lavorative diverse, e rimpiangano amaramente di non aver preso il diploma. Oppure, è possibile che per loro al primo posto ci sia il lavoro e non la famiglia (non tutti abbiamo le stesse priorità) e anche in quel caso non avere neanche un diploma non sarà un vantaggio.
Ho capito benissimo il tuo punto di vista e lo rispetto, ma non è detto che i tuoi figli lo condivideranno.
Io credo che da mamma sarei felice se vedessi i miei figli felici, non se vedessi i miei figli frustrati. Se una mia ipotetica figlia fosse felice a fare la colf non avrei alcun problema, ma credo che vivrei malissimo una frase come "ma perché mi hai permesso di mollare la scuola quando avevo 15 anni?".


lelia ma io nemmeno penso che i miei figli mollernno la scuola, eh.
Solo che, se mi trovassi in qella situazione, so che li appoggerei.
Non credo che, aiutandoli a crescere come spero difare, arriverà un giorno in cui mi dicano perchè me lo hai permesso?
Anche perchè la deicisone spetta a loro, e le conseguenze non sono di certo una mia colpa.
La responsabilità delle proprie azioni, se sono in grado di decidere se andare o meno a scuola sono anche in grado di capirne le conseguenze.
Fabio: "che profumo di......di .....cacca profumata!!!! ( bagnoschiuma nuovo,tzè)"

Elisa: "ma perchè a qualcuno capita che sto benedetto seme entra nella pancia della mamma senza che lo decidano loro e a te no?!PERCHEEEEE'?!?!"

Paolo:" Ma Gesù esiste?!Perchè che Gesù Bambino esiste lo so per certo, ci ha portato i regali!ma gesù grande?!Secondo me resta sempre Gesù bambino e basta, eh"
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Patrizia
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Post by Patrizia »

Lelia wrote:Rispondendo come sempre solo da figlia visto che non sono mamma...l'assunzione delle responsabilità deve essere graduale, si comincia da piccini e poi via via crescendo aumenta il numero di responsabilità che siamo in grado di assumerci, e la loro portata.


anche secondo me Lav la tua domanda è mal posta ... cioè è fuorviante

io sono convinta che a 15/16 anni, in fatto di scelte importanti, si raccolga molto di quello che si è seminato negli anni precedenti: penso sia importante aiutarli ad imparare

a scegliere (tanti adolescenti non sanno cosa significa scegliere e viverne le conseguenze, perchè non hanno mai dovuto scegliere prima oppure non hanno mai dovuto fare i conti con le conseguenze perchè c'erano sempre mamma e papà a parare loro il sederino)

a valutare i pro e i contro (tanti adolescenti non immaginano che alcune scelte possano avere delle conseguenze)

a valutare anche se strade più faticose (spesso si sceglie la via più comoda solo perchè la più facile)

in questo possiamo aiutarli da subito, a 4 anni, a 6 anni, e così via

ad esempio, la questione dello sport: lo sport a volte viene scelto sull'onda dell'entusiasmo del momento e poi quando diventa faticoso il bambino vuole mollare ... è qui che possiamo già parlare con loro e ragionare sulla scelta fatta (ad esempio nel mio caso, a Sofia ho sempre detto che quello che si sceglieva, si faceva fino a fine anno, poi si poteva cambiare; le ho anche spiegato che se ogni nano cambia sport, alora non proverà mai la soddisfazione di diventare "brava" in qualche cosa, perchè dovrà sempre ripartire da zero)
Patrizia (40 anni)

felice mamma di


Sofia (8 anni e 7 mesi)
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Lelia
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Post by Lelia »

tati wrote:La responsabilità delle proprie azioni, se sono in grado di decidere se andare o meno a scuola sono anche in grado di capirne le conseguenze.


Non sono d'accordo. Per un 15enne è facilissimo decidere di mollare la scuola, mentre non è scontato che riesca a prevederne le conseguenze a lungo termine.
Io non considero un 15enne di oggi un adulto, e non lo considero in grado di prendere una scelta del genere in modo davvero responsabile e ponderato.
Poi ci saranno le eccezioni naturalmente, ma in linea di massima io la vedo così.
E la vedo anche in modo molto tradizionalista sul discorso "finché ti mantengo io, ho voce in capitolo sulla tua vita". Vuoi mollare la scuola? Benissimo, ti trovi un lavoro seduta stante, partecipi alle spese comuni, ti mantieni in tutto e per tutto per le tue spese. Questo qui da noi significa che devi lavorare 12 ore al giorno a fare lavori di fatica, perché altro con la terza media non trovi.

Storia vera. Degli amici dei miei hanno 5 figli, il secondo a 16 anni voleva mollare il liceo scientifico. Fecero un patto: ti trovi un lavoro estivo, vedi come va, se davvero sei ancora convinto a settembre puoi non tornare a scuola. Fece il manovale in fabbrica per 3 mesi, a settembre tornò a scuola entusiasta, oggi è un brillante avvocato. Se i suoi genitori gli avessero detto "figlio caro molla pure gli studi", oggi non sarebbe avvocato.
[color="DarkRed"][font="Comic Sans MS"][SIZE="2"]I'm selfish, impatient and a little insecure.
I make mistakes, I am out of control and at times hard to handle.
But if you can't handle me at my worst, then you sure as hell don't deserve me at my best.
- Marilyn Monroe -[/size][/font][/color]
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