Io invece, pur essendo di natura una decisionista (pure troppo), ho sempre rimandato. Finché ero alla scuola dell'obbligo era facilissimo. Poi ho dovuto scegliere il liceo, ho scelto il classico perché sapevo che era generico e che c'era un po' di tutto. Poi alla fine del liceo ho avuto una mega crisi totale, superata la quale mi son trovata con maturità in mano senza sapere dove diavolo iscrivermi...mi sono iscritta a biologia, con la vaga idea di seguire poi l'indirizzo etologico. Nulla, un disastro, ho perso il primo anno e poi finalmente mi sono iscritta alla scuola per interpreti e traduttori, dove ho fatto triennale e specialistica.
[SIZE="1"]...per poi scoprire che non voglio fare il traduttore a tempo pieno...[/size]
a che età un figlio può decidere della propria vita?
- Lelia
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laste wrote:comunque Lelia io ci andrei piano sul discorso di "esigere" l'università
Io ho molta stima del mio meccanico (domani mi deve fare il tagliando ahah)
Conosco persone che ancora maledicono i genitori per aver imposto una scelta universitaria
Voglio dire:tuo marito era proprio appassionato di una cosa fin dalla più tenera età, ecco nel suo caso penso che non contrasterei mio figlio, li non si tratta di "in qualche modo mi arrangerò" ma "quella è la mia passione"
Non mi aspetto che per forza i miei figli prendano una laurea (ma un diploma si)
Esatto. Io sono certa che se non mi fosse stata imposta persino la Facoltà magari mi sarei laureata in quello che dicevo io o avrei utilizzato quegli anni per arrivare a fare quello che volevo veramente, invece di perderli dietro a quel casino e ho capito troppo tardi ciò che avrei voluto essere.
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Lelia wrote:I
Cmq sia io che lui veniamo da famiglie come quella di Enza, dove il diploma è sempre stato scontato. C'era la libertà di scegliere il tipo di scuola superiore (libertà reale nel mio caso, puramente teorica in quello di David ghghghgh) ma a me non è mai venuto in mente che avrei potuto non fare le superiori, non era proprio tra le possibilità che io o i miei contemplavamo. Non so se questo faccia differenza.
può darsi che sì, che la differenza la faccia.
e le aspirazioni dove le mettiamo?
fin che si riesce a fare il lavoro che piace non ci son problemi,(se chi fa la cameriera aspirava a far quel lavoro sarà soddisfatta)
il problema sorge quando sei costretto ad accettare un lavoro perchè con le qualifiche che hai,o che non hai, non potresti fare altro.
insomma alla fine quoto lelia in tutto e per tutto ;)
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