lenina wrote:Boh io non riesco a pensare di avere al matrimonio persone che addirittura non si conoscono proprio C'erano giusto gli zii di france e i figli che conoscevano per forza di cose poco ma si sono messi vicini ai genitori di France.
c'erano persone della cerchia ristretta a cui tenevamo veramente nessuno in più.
beh ma se hai una carissima amica non la inviti solo perchè non conosce gli altri?
Son ancora più contenta di aver voluto con tutte le nostre forze un matrimonio intimissimo dove eravamo 50 persone incluso il mio amico musicista che come regalo di nozze ha rallegrato la serata con la sua musica.
E nonostante i nostri genitori storcano il naso ancora oggi al solo ricordo della fiumea di parenti esclusi dalla rosa!
Ed invece è stato bellissimo, senza bisogno di tableau. Ognuno s'è seduto dove voleva e con chi voleva senza troppi problemi!
Gwen wrote:beh ma se hai una carissima amica non la inviti solo perchè non conosce gli altri?
Ma una mia carissima amica come può non conoscere nessuno? Se è una cara amica sarà stata a casa mia a volte. Conoscerà come minimo mio fratello e i miei genitori. Gli amici di france (tre) si conoscevano fra loro e conoscevano i genitori di france e pure gli zii.
Per me il matrimonio è stata una cosa intima condivisa con le persone più vicine, sono scelte naturalmente.
“Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.” (Ettore Petrolini)
Mamma di Lorenzo: 04/12/2007 e di Marzia (ex parassitina poi BIMBA BUFFA ora BIMBA PAZZA) 27/12/2010
“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”. Carlos Gonzales. Tratto da "Besame Mucho"