una lingua sconosciuta

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Da qualche settimana Leo parla
una lingua sconosciuta. Un miscuglio
di parole, suoni, versi, frasi sentite,
titoli di canzoni. E ride quando lo fa,
perché è cosciente che la cosa mi sconcerta
ma diverte. Io ne ho una mia interpretazione:
avendo iniziato a parlare tardi (parla dal mese
di marzo) e avendo la testa piena di tutte le parole
che in questi due anni e mezzo si è sentito dire
e ripetere, e volendo fortemente comunicare ma non
riuscendoci ancora come vorrebbe, si è inventato
sta filastrocca. A me fa tanta tenerezza.

[arancina]

io vorrei risponderti, ma non vorrei sparare cavolate.
E' sicuramente molto tenero come comportamento: tu stessa mi pare che hai detto in passato che tuo figlio ha un rapporto particolarissimo con la musica.
Pero' non devi dimenticare di non assecondare queste sue filastrocche per evitare che poi abbia problemi a relazionarsi con gli altri.
Tutto qui... pero' sarei curiosa di sentirlo

[Daria]

ieri sera alla tata hanno fatto vedere due gemelli di tre anni appena compiuti, si erano creati un linguaggio tutto loro , particolarissimo, a sentirli facevano veramente sorridere e pure tenerezza, mamma e papa' erano coinvolti e divertiti da questa cosa, tanto che hanno preso pure loro ad usare certi termini e certi modi di dire dei gemelli nel loro linguaggio comune...la tata li ha esortati ad abbandornare questo atteggiamento e aiutarli a dire le parole giuste, con giochi e altro, ora so che non e' il caso di Leo questo, perche' lui a parte queste settimane strane , parlava bene da come ho capito, pero' sotto deve esserci qualcosa, un segnale, un messaggio che vuole farti arrivare e che pero' non riesco ad afferrare ma a te dovrebbe essere piu' chiaro.