veggiuro, più rinco della Silvia, io ordino pochi libri in biblioteca, solo quelli che mi incuriosiscono di più, ma questo non mi ricordo di averlo mai sentito o chiesto (la mia richiesta risale al 14 maggio)Il giovane Holden Caulfield, espulso dal prestigioso istituto Pencey di Agerstown in Pennsylvania per scarso rendimento, decide di prendersi qualche giorno di libertà, prima che i genitori vengano a sapere dell’ennesimo fiasco scolastico. Ha sedici anni, i suoi voti sono pessimi tranne in inglese, sua materia preferita. Non ha nulla da condividere né con i compagni, né con i professori; il suo rapporto con gli altri è sempre problematico, conflittuale. Simula indifferenza perché pensa di suscitare indifferenza. E’ intelligente e acuto, ma non sopporta il mondo bigotto, arrivista e classista che lo circonda. Si rifiuta perciò di vivere nel mondo che crede convenzionale e conformista, falso ed ipocrita. Un enorme disagio lo pervade; non c’è niente che gli piaccia, non c’è niente che abbia senso fare. La sua è una ribellione profonda così come profondo è l’affetto per la deliziosa e saggia sorella minore Phoebe e per il fratello Allie, morto qualche anno prima di leucemia. I giorni che Holden decide di trascorrere a New York, prima del suo ritorno a casa, sono tristi e duri. Si ubriaca, fuma più del solito, vaga senza punti di riferimento e senza meta. Forse unico vero rifugio è proprio la sorellina e il suo mondo infantile. Ed è proprio Phoebe che lo pone davanti alla realtà: “ A te non ti piace niente di quello che succede” gli dice. E quando Holden cerca di ribattere è ancora Phoebe che lo scuote: “Non ti piace nessuna scuola. Non ti piacciono un milione di cose. Non ti piace”. Ma Holden, che inizialmente non riesce a concentrarsi su cosa in effetti gli piace, alla fine trova una risposta…

Perchè l'ho fatto? Appena posso lo leggo e vi faccio sapere
