Ken Follet: "La caduta dei giganti"

Gli svaghi delle Noimamme

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val3nt1na
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Post by val3nt1na »

Rie wrote:Mi spiace, valentina!
Succede, ai gusti soggettivi non si comanda :)
Certo che a pag 750, se non altro per principio, difficilmente viene da esercitare il diritto del lettore di piantare lì il libro, mi sa!


Infatti è 788.
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Rie
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Post by Rie »

Elly wrote:mi consigli qualche titolo? ho solo letto "vita" della mazzucco e mi è piaciuto tantissimo.
e sono molto incuriosita dal romanzo che ha generato il film "sleepers".
graziemille

Non ho presente il romanzo da cui è tratto sleepers!
E non ho letto nemmeno "Vita".

Prima, quando si parlava di novecento narrato, avevo in mente vecchie letture di scuola sui partigiani, i romanzi autobiografici o quasi di Helga Schneider, e per gli USA grandi affreschi e storie di famiglia, come Middlesex di Eugenides, Pastorale Americana di Roth, o diversi titoli di Joyce Carol Oates.
Sono però spostati... un po' più in là nel Novecento :)
Forse per questo ho apprezzato La Caduta dei Giganti: Ken Follet si è concentrato su un periodo che forse non ho "frequentato" abbastanza, in letteratura.
Pur con tutti i limiti del bravo artigiano di best seller e non autore di capolavori del caso, s'intende.
"Ci sono persone rotonde, mia cara signora, ci sono bambini a forma, diciamo, di triangolo, perché no, e ci sono... Ci sono bambini a zigzag"
(David Grossman)
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la yle
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Post by la yle »

Rie wrote: e per gli USA grandi affreschi e storie di famiglia, come Middlesex di Eugenides, Pastorale Americana di Roth, o diversi titoli di Joyce Carol Oates.
Sono però spostati... un po' più in là nel Novecento :)



grazie preso nota...faccio qualche giretto e vedo che scegliere
lui 31 agosto 2000
lei 21 dicembre 2003
noi 27 settembre 1997
Perdoniamoci le volte
che non siamo stati noi
quando c'erano le lotte
dei tuoi sogni contro i miei.
ma dimmi dove sei
così ogni tanto mi oriento
se non ti incontrerò
ti cercherò tutto il tempo
se mi sorriderai
ritroverò l'entusiasmo
e quel giorno non mi perderai più.
non è farina del mio sacco ma di quello di franco fasano
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