lo scorso anno ero seguita da un dietista che mi ha insegnato, inculcato che ogni giorno è a sè!
mi spiego!
capita che un giorno si mangi più del previsto perchè magari si esce a cena, si fa ad una festa o altro no!?
bè, ogni giorno è a sè e quindi il giorno seguente riprendo la dieta, la mia dieta come se niente fosse.
secondo lei non era positivo il cercare di mangiare meno perchè il giorno prima si era esagerato perchè 9 volte su 10 si rischia poi di non farcela e quindi di mangiare di nuovo troppo.
la dietista che mi segue ora, invece dice che bisogna imparare a risparmiare.
ho una dieta da 1500 calorie e so che domani andrò ad un festa..
bene il giorno prima cerco di stare dentro le 1300 e il giorno dopo ancora di nuovo.
in tal modo recupero un pò di calorie che ho assunto in modo troppo abbondante
voi che ne pensate?
col primo metodo mi sono trovata bene e il dimagrimento proseguiva..
con il secondo metodo faccio fatica perchè calare così tanto le calorie, naturalmente mi fa patire molta fame e a volta capita che non solo arrivo a 1500 ma le oltrepasso..
ogni giorno a sè.. o si deve imparare a "risparmiare"???
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(bè, una risposta te la sei già data: segui il metodo che da risultati)
io voto il primo dietista
il suo discorso mi sembra più corretto, perchè altrimenti la vita ti diventa impossibile: se ogni sgarro lo devi "pagare", non vivi più
però ... l'unico rischio che vedo è che così facendo uno tenda a sgarrare troppe volte
io voto il primo dietista
il suo discorso mi sembra più corretto, perchè altrimenti la vita ti diventa impossibile: se ogni sgarro lo devi "pagare", non vivi più
però ... l'unico rischio che vedo è che così facendo uno tenda a sgarrare troppe volte
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
m entre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
(E. Montale)
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
m entre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
(E. Montale)