non penso, no? immagino che mangi fino a sazietà, ma poi caschi in stuzzichini calorici fuori pasto, magari intanto che cucina mangia un pezzetto di formaggio qui, un po' di salame là...
sbaglio?
esattamente così. e poi alla fine la fame non ce l'ho più e quello che ho nel piatto è più che sufficiente
lui 31 agosto 2000 lei 21 dicembre 2003 noi 27 settembre 1997 Perdoniamoci le volte che non siamo stati noi quando c'erano le lotte dei tuoi sogni contro i miei. ma dimmi dove sei così ogni tanto mi oriento se non ti incontrerò ti cercherò tutto il tempo se mi sorriderai ritroverò l'entusiasmo e quel giorno non mi perderai più. non è farina del mio sacco ma di quello di franco fasano
LauraDani wrote:leggendoti mi sono resa conto che anche io mangio così sopratutto le frasi in grassetto ma non ho mai creduto fossero regole cioè io sono cresciuta così, non mi immagino nemmeno di nutrirmi in maniera diversa forse, leggendo questo post, mi accorgo che invece sono buone abitudini alimentari che io do per scontate e che forse non lo sono per cui, tornando al discorso degli sgarri, per me non mangiare il cioccolatino a metà mattina o la brioches non è una rinuncia proprio non esiste nel mio orizzonte mentale: si mangia a tavola e stop
noi ragioniamo proprio così ed anche io lo do per scontato, quando invece pare non lo sia così tanto
Io mangio il mio piatto di pasta di giorno, spesso contornato da crostini o grissini (a volte con un po di prosciutto.
Se c'è la frutta ne mangio un po' altrimenti nulla.
Un pezzo di cioccolata di solito scappa.
Poi merenda con le pupe
la sera insalatona, oppure carne con contorno.
Se capita il pranzo fuori al ristorante allora noi di solito la cena si salta, anche il marito eh (che non è proprio un figurino eh). Dipende da quanto si riempie lo stomaco.
Se invece esco a cena non mi abbuffo altrimenti la notte so che mi giro e rigiro quindi preferisco stare leggera. con 1 pizza ci sta anche il dolce. Altirmenti preferisco 1 antipasto con una portata (di solito un secondo piatto).