Sono una sostenitrice dell’affido, e questo lo avrete già capito.
Davanti alla titubanza di chi ci sta pensando, cerco sempre di esprimere il mio punto di vista e di far comprendere la bellezza e la ricchezza di questa esperienza.
Però mi piacerebbe far emergere anche un altro aspetto della situazione.
Perché pur nella sua bellezza, l’affido porta con se tante domande.
Accogliere in affidamento un minore significa essere disponibile a prenderlo e appunto “accoglierlo” così com’è, con tutto il suo essere e malessere, i suoi difetti e i suoi punti deboli.
Quando arriva la telefonata dell’assistente sociale si comincia subito ad immaginare, a sognare in base alla prima descrizione che si riceve.
Ricordo che uno dei primi anni di mia esperienza (allora soprattutto di piccoli affidi sostegno legati a prime osservazioni e doposcuola) avevo seguito solo bimbi maschi.
Quando mi è stata proposta una bimbetta di sei anni ero contentissima.
Pensai: finalmente una bimba, carina, deliziosa, profumata di bimba.
Poi il primo giorno mi sono trovata davanti una bambina bruttina, sporca, con un odore forte che non le si stava vicino. Fisicamente molto più alta della sua età, ma gracile che sembrava uno
stecco al vento.
Non parlava e non si sapeva se comprendeva ciò che io (e le maestre) dicevo.
Un pomeriggio a guardaci, lei con un sorriso che non era di gioia, ma di incomprensione totale del momento che stava vivendo.
E li, per la prima volta, capii veramente.
Occorre accantonare le proprie aspettative, “sospendere” il giudizio in attesa che la situazione si stabilizzi.
Solo allora ci si può fare un’idea verosimile di chi si ha di fronte.
Siamo creciute insieme, io e lei.
Io e la sua famiglia. Dopo di lei ci sono state la sorella più piccola e il fratellino in affido.
Il fratello è K, adesso adolescente ed è ancora con noi.
14 anni di legame con questa famiglia.
Adesso quella bimba è una donna. Con un vissuto alle spalle difficile. Madre di un bambino di tre anni. Sempre con il suo lieve ritardo, ma autonoma nella vita quotidiana.
La stessa situazione si ripresenta, puntuale, ogni volta, perché il bambino che ti trovi davanti i primi giorni è un bambino che ti vuole mettere alla prova, che si “affida” a te e deve verificare che tu voglia davvero prenderti cura di lui e accettare le sue debolezze.
Che tu sia disposta ad accettare anche aspetti negativi del suo carattere, che i primi giorni lui accentuerà per renderli ancora più eclatanti.
Ti spingerà allo sfinimento, ti porterà a chiederti se sarai in grado di gestire questa situazione, se è giusto che vada così o se sarebbe meglio un’altra sistemazione.
E ce lo si chiederà, per giorni e giorni, per notti e notti, finchè un giorno, senza neanche accorgetene, ti rendi conto della meraviglia che hai davanti, del fiore che è sbocciato da quel cardo spinoso.
E allora saprai che è cominciata la strada nuova, il nostro nuovo cammino insieme.
E leggerai nel sorriso del loro volto un grazie….
Un grazie, per aver avuto fiducia in loro.
L'affido e le sue domande
Moderator: Azur
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L'affido e le sue domande
La vita è sfuggente.
Ma può esserlo come sabbia o come semente...
A noi la scelta.
Ma può esserlo come sabbia o come semente...
A noi la scelta.
è una testimonianza bellissima la tua, daniela.......
parlavo di affido proprio oggi con una mia collega che è alla sua terza esperienza di affido, stavolta ha un bimbo piccolo piccolo e per ora lo terrà fino a settembre
mi ha raccontato come ha iniziato e come poi ha deciso di proseguire questo percorso
credo che sia una cosa davvero grande!!!
parlavo di affido proprio oggi con una mia collega che è alla sua terza esperienza di affido, stavolta ha un bimbo piccolo piccolo e per ora lo terrà fino a settembre
mi ha raccontato come ha iniziato e come poi ha deciso di proseguire questo percorso
credo che sia una cosa davvero grande!!!
- CRI80
- Ambasciatore
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- Joined: Sat Dec 16, 2006 1:11 pm
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è una storia bellissima,conosco molte persone che hanno in adozione e affido dei bimbi e anche se le vedo dal di fuori non riesco a comprendere bene cosa possa significare esserci dentro.
vedo le difficoltà e le sento(me le raccontano)e le ammiro tantissimo per ciò che fanno,spesso mi chiedo dove si trova la forza,io a volte quasi non " sopporto" i miei bimbi tanto voluti e amati,mi chiedo come si riesca ad affrontare situazioni difficili e complicate che questi bimbi hanno addosso.
siete da ammirare.davvero.
vedo le difficoltà e le sento(me le raccontano)e le ammiro tantissimo per ciò che fanno,spesso mi chiedo dove si trova la forza,io a volte quasi non " sopporto" i miei bimbi tanto voluti e amati,mi chiedo come si riesca ad affrontare situazioni difficili e complicate che questi bimbi hanno addosso.
siete da ammirare.davvero.

NICOLE 7/12/2003 -ALEXA 18/07/2005- CHRISTOPHER 8/06/2009
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[CENTER][RIGHT]"Cristina dei dolci"
la memoria non è il mio forte!!
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