il mio problema con la moda e lo shopping alla fine è questo: se un anno vanno di moda le scarpe a punta, puoi dirci giuro che non troverai scarpe non a punta se non nei negozi dove si serve mia nonna
ma se a me le scarpe a punta fanno male ai piedi, che faccio?
o mi metto le scarpe della nonna, o maledico ogni santo giorno quel simpatico stilista che ha deciso che quest'anno si mettevano le punte
perchè facendo un giro nei negozi ieri a verona era tutto tutto tutto un trionfo di beige, sabbia, nocciola, crema, color corda, color pelle: che a me quest'anno va di chiulo che è un colore che mi piace e mi sta bene, ma l'alternativa non esiste
le scarpe sono un tormento per me: tacchi altissimi, oppure rasoterra, i sandali senza un dito di tacco, così le dita dei piedi sporgono bene in avanti sulla punta e spazzolano l'asfalto, oppure le devi incastrare dentro anelli di cuoio che ti segano la pelle cagionandoti abrasioni che, ovviamente, non guariscono più da aprile ad ottobre: uno spasso!
Nuove tendenze riassumiamo qui
Moderators: Giusy, Gabry, Daria
- LauraDani
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- Joined: Tue Sep 21, 2010 11:54 am
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
m entre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
(E. Montale)
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
m entre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
(E. Montale)