adozione: domanda delicata

Viviamo insieme il percorso dell'adozione

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laste
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Post by laste »

per esperienze molto vicine quoto pinnagialla, la Tonna saggia
anche se si è propensi e ben disposti all'adozione nel caso non arrivino figli naturali, credo che sia "normale" provare prima la strada medica, nella maggior parte dei casi
strada che, nonostante quello che pensi la maggior parte delle persone, non +è affatto certa e dal risultato garantito, nè priva di dolorose fisico e psicologico
Ruggero 8 maggio 2004,Dario 14 maggio 2007,[color=magenta]Irene 17 dicembre 2010[/color]
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Quando sei nato non puoi piu' nasconderti
e quando sei genitore ancora meno
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lenina
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Post by lenina »

pinnagialla wrote:
Ma le differenze finiscono qui. Spero di avere mal interpretato la definizione di Lenina di 'adozione utile'. Cosa sarebbe? Mi viene da pensare al compito sociale di trovare una famiglia a un bambino che ha poche speranze di trovarne una. Non so, per me questa non è genitorialità differente, per me questa è molto vicina alla beneficenza e alla solidarietà sociale. E non posso in alcun modo condividerla. Essere genitori è essere madre e padre, non dei benefattori, e questo anche quando il figlio non nasce dalla pancia ma dall'anima e dalle carte bollate, e l'unica molla valida in questo percorso è il desiderio di essere tali. E questo desiderio è lo stesso sia per i genitori biologici sia per quelli adottivi.


non sono riuscita a spiegarmi bene.
Intendevo dire che l'adozione deve venire da una spinta alla genitorialità che va al di la di volere un figlio che sia il più possibile "simile al biologico".
Adottare un bambino non neonato significa come hai spiegato tu adottare con lui il suo passato e la sua cultura.
è un adozione su più "larga scala" rispetto a quella del neonato.
Il neonato già avrà subito un distacco precocissimo dalla mamma, un mancato ruolo genitoriale nei primi mesi di vita, più è grande il bambino più la situazione si accentua (e più c'è resistenza da parte delle famiglie adottanti di accoglierlo)
La parola utile è scorretta sono d'accordo con te.
Quello che volevo dire è che secondo me l'apertura all'adozione di bimbi grandi richiede una disponibilità di pazienza e amore molto molto grande.

Ho usato la parola utile perchè spesso quando si parla di questi argomenti c'è chi dice "con tutti i bambini che cercano una famiglia che senso ha la pma".
Il fatto è che se si considerasse l'adozione come alternativa alla pma si desidererebbe probabilmente un bimbo neonato e di neonati adottabili ce ne sono mediamente pochi molto meno che bimbi più grandi.
E non penso che si adotti un bimbo più grande perchè è "utile" la scelta deve venire per motivi molto più profondi.
Al contrario però credo che sia molto utile adottare un bimbo grande ma non è da questo che deve nascere la scelta.

Non so se sono riuscita a spiegarmi.
è una cosa che è anche "utile" ma non deve essere fatta perchè è "utile".
“Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.” (Ettore Petrolini)

http://franceefamiglia.com/



Mamma di Lorenzo: 04/12/2007 e di Marzia (ex parassitina poi BIMBA BUFFA ora BIMBA PAZZA) 27/12/2010



“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”.
Carlos Gonzales.
Tratto da "Besame Mucho"
kida

Post by kida »

c'è stato un periodo della mia vita in cui ho pensato all'adozione, dopo aver perso il primo figlio mi dissero che c'era la possibilità che io fossi sterile e tra il trauma e gli esami innumerevoli che mi fecero fare il mio pensiero è stato l'adozione, mio marito però non era assolutamente d'accordo e in una litigata mi ricordo che mi disse queste parole " ho paura di non riuscire ad amarlo, che magari quando sarà grande e combinerà qualcosa io avrò l'istinto di abbandonarlo"

io lasciai perdere il discorso poi tutto si risolse con un falso allarme però c'era questo fortissimo sentimento in lui la paura di far soffrire di nuovo un bambino che aveva già sofferto abbastanza

detto questo ho conosciuto personalmente una madre adottiva e vedevo in lei la difficoltà materiale di essere genitore di un figlio già grande , quando hanno adottato il bambino aveva 5 anni e lei mi raccontava la fatica sia fisica ma soprattutto emotiva di questa adozione, appena arrivato il bambino voleva dormire solo addosso a lei e lei questo faceva fatica ad accettarlo non riusciva a capire, nonostante conoscesse molto bene il trascorso del bambino e questo suo particolare racconto mi colpì molto perchè per me è normalissimo che i miei figli mi dormano addosso l'ho fatto più volte ma per lei è stato un passaggio difficile e mi ha fatto molto riflettere
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