Adozione: Quale sicurezza economica per risultare idonei?

Viviamo insieme il percorso dell'adozione

Moderator: Azur

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lenina
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Post by lenina »

Azur wrote:Ambra, ma non è assolutamente vero!
praticamente nulla di quel che hai scritto è vero, scusami...

Ti si chiede di avere massimo 45 anni più del bambino che diventerà tuo figlio (puoi adottare pure a 60 anni, se adotti un ragazzino)

Ti si chiede di essere ragionevolmente sano, ovvero in condizioni tali da prenderti cura di tuo figlio e con prospettive di vita nella media

E ti si chiede di essere in grado di mantenerlo in modo decoroso (che non significa avere stanze singole per ogni figlio, ma semplicemente non doverlo far dormire in un divano letto in cucina; tutte le persone che conosco che hanno avuto più figli in adozione hanno camere "multiple" ;) )
È vero che devi dimostrare un reddito, ma non certo un reddito sopra la media, un normale reddito che permetta di mantenere una normale famiglia.


sul discorso "camera" dipenderà dalle zone?
Perchè so per certo che a Torino a persone che dovevano adottare due bimbi (uno maschio e uno femmina) è stato richiesto di avere camere separate per i due bimbi.

E so altrettanto per certo che a padri separati per poter tenere i bimbi di notte in casa è stato chiesto di avere, non solo una camera per i bimbi, ma una camera per bimbo cosa non richiesta alla mamma affidataria.

Sono cose a cui non arrivo :mumble:
“Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.” (Ettore Petrolini)

http://franceefamiglia.com/



Mamma di Lorenzo: 04/12/2007 e di Marzia (ex parassitina poi BIMBA BUFFA ora BIMBA PAZZA) 27/12/2010



“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”.
Carlos Gonzales.
Tratto da "Besame Mucho"
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Post by Azur »

lenina wrote:sul discorso "camera" dipenderà dalle zone?
Perchè so per certo che a Torino a persone che dovevano adottare due bimbi (uno maschio e uno femmina) è stato richiesto di avere camere separate per i due bimbi.

Leni, l'operatore diciamo poco intelligente lo trovi dappertutto,
però in 10 anni di lettura dei due principali forum nazionali specifici sull'adozione non ho mai sentito di NESSUNO dichiarato non idoneo per motivi logistico-economici
(tantissimi dichiarano ai servizi sociali durante l'indagine che è loro intenzione ristrutturare/cambiare casa una volta arrivati i bambini, e questo è in genere sufficiente per tutti)

I motivi di non idoneità vertono sempre su altre questioni ben più importanti per la crescita di un bambino e per il crearsi di una famiglia.


(PS: è anche vero che Torino ha fama di essere il tribunale piùsevero d'Italia, con accertamenti medici dieci volte più della norma, e la maggior percentuale di non idoneità)
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Post by Azur »

Julia235 wrote:purtroppo mi sono resa conto che noi non potremmo mai risultare idonei economicamente: siamo giovani, siamo due precari che abbiamo dei risparmi, la nostra casa ma uno stipendio medio basso (diciamo pià tendente al basso!) Ciò basterebbe benissimo per mantenere un figlio nostro ma credo che la nostra pratica non sarebbe mai accettata. Quali sono le vostre esperienze in merito?
E ciò mi ha portato anche a domandarmi quale sia il futuro per le adozioni in questa società di giovani precari senza sicurezze economiche....


Julia,
la precarietà di sicuro non aiuta le adozioni, così come non aiuta ad avere figli naturali, così come non aiuta nessun tipo di progettualità.

Detto questo, quello che viene chiesto a livello economico è essere in condizioni di crescere un bambino in modo decoroso.
Quando noi abbiamo presentato disponibilità, io ero libero professionista-mamma-part-time in un momento di piena crisi economica internazionale,
e mio marito aveva un contratto a termine di un anno.
Nessuno, nella quindicina di operatori diversi che abbiamo incontrato prima dell'idoneità, ha neanche minimamente accennato a un possibile problema economico (la casa era di proprietà, che è sicuramente un grosso vantaggio). (e assistente sociale e psicologa, anche prima che noi dicessimo nulla, nel vedere la casa hanno dato per scontato che avremmo avuto uan camera "multibambino")
La gran parte di coppie che adottano sono coppie assolutamente normali, con lavori assolutamente normali, non raramente anche monoreddito.

Quel che "basta per mantenere un figlio", basta per mantenere un figlio (che è solo un figlio, ed è sempre figlio nostro, in qualsiasi modo arrivi a noi)


Come dice Lelia, altro discorso sono i costi specifici dell'adozione.

Per l'adozione nazionale i costi sono praticamente nulli (le pratiche sono tutte a costo zero, in esenzione anche da ticket e bolli).

Per l'adozione internazionale, possono variare ampiamente a seconda dell'ente e del paese in cui si adotterà (in ogni caso difficilmente si riesce a stare sotto i 10mila euro, la media è più sui 15mila)
ma ci sono anche agevolazioni fiscali (riborsi e/o detrazioni, a seconda del variare delle leggi anno per anno) e mutui specifici per l'adozione internazionale, rilasciati indipendentemente da altri mutui e con la sola "garanzia" dell'incarico conferito all'ente per l'adozione estera.
E in ogni caso è un costo "spalmato" nel corso di diversi anni, non da pagare all'improvviso.
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