marte71 wrote:france esisteranno anche le case fatiscenti, e gli operai che si impasticcano, come esistono qui. anzi qui si impasticcano anche gli imprenditori, guarda.
se si è sentito denigrato avrebbe dovuto farlo.
marte71 wrote:su cosa dovresti rinunciare scusa?
tu hai espresso il tuo disappunto e io ho semplicemente espresso il mio parere. non è che ci dobbiamo convincere di qualcosa...
Se leggi il libro parla di vie realmente esistenti e non sono fatiscenti come le descrive, idem per le fabbriche, idem per i quartieri, idem per i bar, per i negozi di abbigliamento ect.
Non generalizza parlando di degrado, tira fuori nomi e luoghi realmente esistenti, e non sono "pareri" come dici tu, sono "realtà" che io conosco (vivendoci) e tu no.
Operai impasticcati....a prescindere dal fatto che per molte mansioni sono obbligatori test antidroga (ci prendono le urine e verificano presenza di anfetamnine, oppiacei, cannabinoidi e via dicendo, ce lo dicono il giorno prima in modo che non puoi fare nulla per nasconderle) se ci sono sono una nettissima minoranza, non TUTTI come dice il libro.
Ho detto che rinuncio perché sono 2 pagine che vado ripetendo le stesse cose, seppur modificando la terminologia, e non puoi esprimere un parere sulla fedeltà delle descrizioni dell'autrice su una cittadina che non conosci solo perchè "alcuni spaccati di realtà si possono trovare ovunque", perché (ripeto per l'ennesima volta) entra nello specifico citando cose veramente esistenti che sono tutt'altro di come lei le descrive.