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Moda, tendenze e bellezza

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Solange
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Post by Solange »

Torna Sara... cercherò di tornare anche io, scusatemi ma non è un gran momento. Poi vi racconterò meglio.
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[CENTER][color=Red]www.mammedicorsa.blogspot.com
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[/color][CENTER]Throw away your scale. Why should a number determine how you feel about yourself on any given day? And besides, scales are appropriate for fish, not women.
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marylizard
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eccomi

Post by marylizard »

Ho deciso di lasciar qui la mia esperienza, così come mi viene (non rileggerò), perchè è un percorso positivo, ossia mi ha portato ad un rapporto assolutamente felice e sereno con il cibo, che nel mio specifico caso, si traduce in un mangiare cio' che sento senza quasi ricordarmi cosa come e quando. Ecco, perchè, partendo dalla fine di tutto, il mio pensiero è che il cibo è cultura, è un piacere, ma è anche semplice nutrimento per il ns più prezioso strumento, il corpo, e per vivere bene il rapporto con esso, a mio avviso, serve recuperare un po' di nonchalance, smettere di pensare ed affrontarlo troppo razionalmente. Per cui non solo per me non contano le cifre (kcal, grammi, misure fisiche e kg della bilancia), ma ho smesso anche di stare attenta ad inserire verdura e frutta ogni giorno. So che qsto andrà contro il modo di pensare di molte, ma io preferisco fidarmi del mio corpo e dei bisogni che mi comunica e mi arrivano inconsciamente. Puo' accadere che un giorno mangi gnocchi a pranzo e pizza la sera, non ha importanza. Se si ritrova la comunicazione profonda col proprio corpo a mio personalissimo avviso, non ci sono "errori" alimentari.


Inizio dicendo che da piccola sono sempre stata magrolina. Mi sono sviluppata tardi (menarca a 14 anni) per cui le prime vere forme le ho avute a 15-16 anni circa. Sono stata benissimo col mio corpo fino circa i 20 anni quando, complice l'adolescenza, l'università e altri problemi (ho avuto una sorta di blocco del metabolismo in sèguito ad un brutto incidente stradale) ho cominciato a vedermi brutta. Un classico. Dal momento che sono una persona molto determinata sono andata da un dietologo (incompetente, ma qsto lo so solo ora) che mi ha dato una dieta da 1100 kcal giornaliere. Ovviamente ho perso 5kg in poco più di un mese, ma poi, seppur continuavo a mangiare pochissimo, non riuscivo a perdere gli altri 3-4 kg mancanti. Da lì è iniziato un periodo di diete faidate (ovviamente allora non capii che la dieta drastica mi aveva rallentato il metabolismo portando il mio corpo ad assimilare tutto) e, soprattutto, il mio cervello ha smesso di vedere il cibo come tale, ed ha cominciato a guardarlo come un insieme di numeri (kcal), nutrienti da bilanciare, etc. (tipo Matrix, avete presente?)
Sono andata avanti con qsto strano rapporto (maniacale) col cibo per qualche anno, poi una sera ho avuto una rivelazione. Ero in pizzeria con i miei amici storici e, al momento dell'ordinazione, io chiesi una pizza "baby". Una delle mie amiche di allora spalancò gli occhi e disse: "Tu?? Una baby?? E da qndo non riesci a mangiare una pizza intera?" (per capirci io a 14 anni ne mangiavo una e mezza) Sul momento risposi con una delle millemila scuse che inventavo, ma una volta a casa, prima di dormire, ripensai a quella frase e mi resi conto che avevo perso il gusto del cibo. Che io mangiassi tre carciofi o un piatto di riso, non cambiava nulla. Non mi soddisfaceva mai, perchè NON cercavo il piacere, ma solo i numeri.
Dal giorno successivo mi sono sforzata di reinserire tutti i cibi che a mano a mano erano diventati tabù. E ci sono riuscita.
Qllo fu solo l'inizio del percorso, poi ci furono molto altri passaggi come la decisione di non prendere più la pillola e di riappropriarmi del mio corpo, di sentirlo di nuovo interamente. In tutto qsto studiare danza da anni (prima di enrico la facevo 7 ore la settimana) mi ha aiutato, come pure andare a vivere con mio moroso (ora mio marito) e curare la mia annosa colite da un iridologo.
Piano piano tutto è andato al proprio posto ed io del cibo me ne sono proprio dimenticata.
Quando sono andata a convivere ho bandito dalla mia casa TUTTI i cibi light. A casa mia solo latte intero (non scremato), burro (non margarina), frollini (non biscotti secchi) e così via.
Ora se una di voi apre la mia dispensa ci trova di tutto, eppure una stecca di cioccolata sta là mesi, i taralli li tiro fuori solo per gli amici, etc...
E' cambiato anche il mio modo di cucinare: la pasta al pomodoro la faccio con il burro non con l'olio, perchè la preferisco così. Idem i piselli o gli spinaci. Le verdure certi giorni le mangio solo nel sugo della pasta (mi piace saltarle con olio e cipolla e condircela). Ah, butto 180gr di pasta in due e dividiamo a metà.

Qlcuna si starà chiedendo se non sono ingrassata cambiando alimentazione.
la verità è che non mi sono pesata per molto tempo e, qndo ho ricominciato (da sposata), ho scoperto che pesavo 7-8 kg in meno di qndo vivevo di verdure scondite.

Le gravidanze non hanno intaccato qsta mia armonia. Sono cresciuta 18kg con la prima e 13 con la seconda senza fare un solo giorno di dieta, ma seguendo l'appetito di quei mesi.
Sono tornata come prima entrambe le volte.

Culo? metabolismo accelerato?
Puo' darsi.
Ma ho voluto scrivervi la mia storia per dirvi che per alimentarsi serenamente (quotando un'espressione di Lenina) a volte serve dimenticarsi del cibo e di tutte le regole, anche qlle "buone", e recuperare un po' di spontaneità.
Il corpo sa tutto, scrisse la Yoshimoto. Io sono d'accordo.
E pure Gonzales nel suo "Il mio bambino non mi mangia" non dice cose tanto differenti.


Un abbraccio a tutte voi.
Vi auguro di trovare la vs personalissima strada.

Mary
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kida

Post by kida »

marylizard wrote:Ho deciso di lasciar qui la mia esperienza, così come mi viene (non rileggerò), perchè è un percorso positivo, ossia mi ha portato ad un rapporto assolutamente felice e sereno con il cibo, che nel mio specifico caso, si traduce in un mangiare cio' che sento senza quasi ricordarmi cosa come e quando. Ecco, perchè, partendo dalla fine di tutto, il mio pensiero è che il cibo è cultura, è un piacere, ma è anche semplice nutrimento per il ns più prezioso strumento, il corpo, e per vivere bene il rapporto con esso, a mio avviso, serve recuperare un po' di nonchalance, smettere di pensare ed affrontarlo troppo razionalmente. Per cui non solo per me non contano le cifre (kcal, grammi, misure fisiche e kg della bilancia), ma ho smesso anche di stare attenta ad inserire verdura e frutta ogni giorno. So che qsto andrà contro il modo di pensare di molte, ma io preferisco fidarmi del mio corpo e dei bisogni che mi comunica e mi arrivano inconsciamente. Puo' accadere che un giorno mangi gnocchi a pranzo e pizza la sera, non ha importanza. Se si ritrova la comunicazione profonda col proprio corpo a mio personalissimo avviso, non ci sono "errori" alimentari.


Inizio dicendo che da piccola sono sempre stata magrolina. Mi sono sviluppata tardi (menarca a 14 anni) per cui le prime vere forme le ho avute a 15-16 anni circa. Sono stata benissimo col mio corpo fino circa i 20 anni quando, complice l'adolescenza, l'università e altri problemi (ho avuto una sorta di blocco del metabolismo in sèguito ad un brutto incidente stradale) ho cominciato a vedermi brutta. Un classico. Dal momento che sono una persona molto determinata sono andata da un dietologo (incompetente, ma qsto lo so solo ora) che mi ha dato una dieta da 1100 kcal giornaliere. Ovviamente ho perso 5kg in poco più di un mese, ma poi, seppur continuavo a mangiare pochissimo, non riuscivo a perdere gli altri 3-4 kg mancanti. Da lì è iniziato un periodo di diete faidate (ovviamente allora non capii che la dieta drastica mi aveva rallentato il metabolismo portando il mio corpo ad assimilare tutto) e, soprattutto, il mio cervello ha smesso di vedere il cibo come tale, ed ha cominciato a guardarlo come un insieme di numeri (kcal), nutrienti da bilanciare, etc. (tipo Matrix, avete presente?)
Sono andata avanti con qsto strano rapporto (maniacale) col cibo per qualche anno, poi una sera ho avuto una rivelazione. Ero in pizzeria con i miei amici storici e, al momento dell'ordinazione, io chiesi una pizza "baby". Una delle mie amiche di allora spalancò gli occhi e disse: "Tu?? Una baby?? E da qndo non riesci a mangiare una pizza intera?" (per capirci io a 14 anni ne mangiavo una e mezza) Sul momento risposi con una delle millemila scuse che inventavo, ma una volta a casa, prima di dormire, ripensai a quella frase e mi resi conto che avevo perso il gusto del cibo. Che io mangiassi tre carciofi o un piatto di riso, non cambiava nulla. Non mi soddisfaceva mai, perchè NON cercavo il piacere, ma solo i numeri.
Dal giorno successivo mi sono sforzata di reinserire tutti i cibi che a mano a mano erano diventati tabù. E ci sono riuscita.
Qllo fu solo l'inizio del percorso, poi ci furono molto altri passaggi come la decisione di non prendere più la pillola e di riappropriarmi del mio corpo, di sentirlo di nuovo interamente. In tutto qsto studiare danza da anni (prima di enrico la facevo 7 ore la settimana) mi ha aiutato, come pure andare a vivere con mio moroso (ora mio marito) e curare la mia annosa colite da un iridologo.
Piano piano tutto è andato al proprio posto ed io del cibo me ne sono proprio dimenticata.
Quando sono andata a convivere ho bandito dalla mia casa TUTTI i cibi light. A casa mia solo latte intero (non scremato), burro (non margarina), frollini (non biscotti secchi) e così via.
Ora se una di voi apre la mia dispensa ci trova di tutto, eppure una stecca di cioccolata sta là mesi, i taralli li tiro fuori solo per gli amici, etc...
E' cambiato anche il mio modo di cucinare: la pasta al pomodoro la faccio con il burro non con l'olio, perchè la preferisco così. Idem i piselli o gli spinaci. Le verdure certi giorni le mangio solo nel sugo della pasta (mi piace saltarle con olio e cipolla e condircela). Ah, butto 180gr di pasta in due e dividiamo a metà.

Qlcuna si starà chiedendo se non sono ingrassata cambiando alimentazione.
la verità è che non mi sono pesata per molto tempo e, qndo ho ricominciato (da sposata), ho scoperto che pesavo 7-8 kg in meno di qndo vivevo di verdure scondite.

Le gravidanze non hanno intaccato qsta mia armonia. Sono cresciuta 18kg con la prima e 13 con la seconda senza fare un solo giorno di dieta, ma seguendo l'appetito di quei mesi.
Sono tornata come prima entrambe le volte.

Culo? metabolismo accelerato?
Puo' darsi.
Ma ho voluto scrivervi la mia storia per dirvi che per alimentarsi serenamente (quotando un'espressione di Lenina) a volte serve dimenticarsi del cibo e di tutte le regole, anche qlle "buone", e recuperare un po' di spontaneità.
Il corpo sa tutto, scrisse la Yoshimoto. Io sono d'accordo.
E pure Gonzales nel suo "Il mio bambino non mi mangia" non dice cose tanto differenti.


Un abbraccio a tutte voi.
Vi auguro di trovare la vs personalissima strada.

Mary


ecco mary io ti ringrazio per la tua testimonianza, proprio oggi è un giorno no per me , mi sto rendendo conto che il cibo mi fa paura, paura di star male e non riesco ad uscirne, passo da momenti e giorni molto motivata a giorni come questi in cui le paure aumentano ( è anche vero che oggi è il primo giorno senza pillola e lunedì mi arrivano e gli ormoni non mi aiutano) ma questa paura mi blocca non mi fa vivere a pieno la vita e lo so che la risposta è dentro di me, devo fare io il primo passo e nessun altro lo può fare ma cavolo è dura affrontare le proprie paure
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