Ema wrote:Capisco il discorso lenina. Però ripeto, io ci vado in vacanza. Altri aiuti li posso dare anche senza andare li. Quindi mi chiedo: il concetto è che in questi casi il vecchio detto, piuttosto che niente è meglio piuttosto, non vale? Vai li, fai le vacanze non dai niente a nessuno e te ne torni a casa? Meglio che dare qualcosa? Forse allora si può ragionare sul comprare da loro? Che ne so, artigianato locale piuttosto che servizi extra? Può essere un modo?
Comprare da loro è un ottima idea. Il piuttosto che niente invece no. Perchè quante persone vanno li in vacanza? Se ognuno porta qualcosa torniamo a questa infinita spirale di dipendenza da elemosina che è quella che va estirpata. L'elemosina dei missionari è una delle cause di povertà dell'africa (soprattutto quella del tempo coloniale appunto)
“Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.” (Ettore Petrolini)
Mamma di Lorenzo: 04/12/2007 e di Marzia (ex parassitina poi BIMBA BUFFA ora BIMBA PAZZA) 27/12/2010
“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”. Carlos Gonzales. Tratto da "Besame Mucho"
Ema wrote:Forse allora si può ragionare sul comprare da loro? Che ne so, artigianato locale piuttosto che servizi extra? Può essere un modo?
io penso proprio di sì. Sostieni l'economia, crei richezza, e avvantaggi chi FA.
Io l'africa non la conosco per niente, ma ho visto in prima persona i danni creati negli ultimi 15 anni dalla cultura dell'assistenzialismo (in mille forme, che siano le rimesse dei familiari venuti a lavorare in europa o le vagonate di vestiti usati mandati dal primo mondo e venduti a 1$), che da una parte ha distrutto la necessità di fare, lavorare, ingegnarsi (rimesse e aiuti diretti), dall'altra (negozi second hand) ha distrutto le competenze (nella realtà a cui mi riferisco c'era un buon artigianato/manifattura tessile che in 10 anni è scomparso completamente).
è quello di cui mi parlava l'amica dei miei. L'africa non soffriva la fame prima del colonialismo non nel senso attuale per lo meno. Vivevano semplicemente in modo diverso da noi. Noi abbiamo portato necessità sconosciute le abbiamo date come "elemosina" senza dare gli strumenti per procurarsele. Li abbiamo legati a noi in modo tremendo. Ed è qualcosa che va pian piano smantellato. Non è possibile tornare indietro del tutto ma eleminare l'assistenzialismo è un passo importante
“Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.” (Ettore Petrolini)
Mamma di Lorenzo: 04/12/2007 e di Marzia (ex parassitina poi BIMBA BUFFA ora BIMBA PAZZA) 27/12/2010
“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”. Carlos Gonzales. Tratto da "Besame Mucho"
lenina wrote:Noi abbiamo portato necessità sconosciute le abbiamo date come "elemosina" senza dare gli strumenti per procurarsele. Li abbiamo legati a noi in modo tremendo. Ed è qualcosa che va pian piano smantellato. Non è possibile tornare indietro del tutto ma eleminare l'assistenzialismo è un passo importante
anche perché la cultura dell'assistenzialismo è pervasiva e davvero distrugge le comunità. Noi nella città che frequentiamo abbiamo cercato di FARE diverse cose, ma è diventato impossibile perché la controparte invece di collaborare si limitava a pretendere.
E una volta radicatesi la mentalità dell'assistenzialismo, l'abitudine ad "aspettarsi che.." invece che "fare" vedo che questa si espande ed estende rapidamente a tutti i rapporti interpersonali.