L'ultimo sopravvissuto

Gli svaghi delle Noimamme

Moderators: zizzia, Nat, nene70

User avatar
caterina
Ambasciatore
Ambasciatore
Posts: 17805
Joined: Fri Feb 22, 2008 10:55 am
Contact:

L'ultimo sopravvissuto

Post by caterina »

[center]Image
Di Sam Pivinik[/center]

SINOSSI
Sam Pivnik, figlio di un sarto ebreo, nasce a Bedzin in Polonia e trascorre una vita normale fino al primo settembre del 1939 - giorno del suo tredicesimo compleanno - quando i nazisti invadono la Polonia e la guerra spazza via in un attimo ogni possibilità di futuro. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa. Sam conosce il ghetto, i divieti imposti dai nazisti, il coprifuoco, gli stenti, il terrore per le strade. Poi, dopo un rastrellamento, tutta la sua famiglia viene deportata al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Strappato alla sua famiglia, che trova la morte nelle camere a gas, Sam subisce terribili soprusi e atrocità, e ogni giorno, alla famigerata Rampa di arrivo dei treni dei deportati, vede compiersi sotto i suoi occhi la più inenarrabile delle tragedie. Sopravvissuto alla crudeltà delle SS e dei Kapo, ai lavori forzati nella miniera Fùrstengrube e alla "marcia della morte" nel rigido inverno polacco, Sam è infine tra i prigionieri sulla nave Cap Arcona, bombardata dalla Royal Air Force perché luogo di esperimenti dei nazisti su donne e bambini da parte delle SS. Ma ancora una volta, miracolosamente, riesce a salvarsi. Questo libro racchiude la sua testimonianza: la storia di un uomo che ha attraversato tutti i gironi dell'inferno nazista, ed è sopravvissuto per portare ai posteri la testimonianza di un orrore indicibile che non dovrà mai più ripetersi.

COMMENTO
Ho finito di leggerlo qualche giorno fa, mi ero dimenticata di rcensirlo e lo faccio ora con piacere.
Io ho cominciato a leggere libri a tema olocausto a 14-15 anni.
Sono, di fatto, 17 anni che mi interesso all'argomento.
Ho letto tutto il processo di Norimberga e tantissime, tantissime testimonianze.
Questa è una delle più lucide e delle più incazzate.
Interessante anche tutta la parte dedicata al "dopo", che spesso invece viene tralasciata. Il modo in cui vennero liberati, come quando e perchè e in che modo (se mai l'hanno fatto) sono riusciti a tornare in patria.
Una bella e intensa testimonianza che vi invito a leggere.
Image

[b]"Non ci sono estranei, qui. Solo amici che non abbiamo ancora incontrato" (Yeats)

Sto leggendo: Il circo dei vampiri
User avatar
Claudia
Ambasciatore
Ambasciatore
Posts: 5631
Joined: Tue Apr 10, 2007 4:46 pm

Re: L'ultimo sopravvissuto

Post by Claudia »

Caterina wrote:Io ho cominciato a leggere libri a tema olocausto a 14-15 anni.
Sono, di fatto, 17 anni che mi interesso all'argomento.
Ho letto tutto il processo di Norimberga e tantissime, tantissime testimonianze.
.

Anch'io come te Cate, sono molti anni che mi interesso di questo argomento e di sicuro mi mancano tanti libri su questo tema.
Avresti voglia di suggerirmi un altro po' di titoli tra quelli che ti hanno più colpita?
Io so che tu non sai che io so.

Chi è senza peccato scagli la prima pietra.

(Gesù Cristo)
User avatar
lenina
Ambasciatore
Ambasciatore
Posts: 33486
Joined: Sun Feb 24, 2008 6:43 pm
Contact:

Re: L'ultimo sopravvissuto

Post by lenina »

I libri che ho vissuto di più sull'argomento sono "tu passerai per il camino"

Ma il più struggente per me rimane "i sommersi e i salvati". Tocca forse l'argomento in modo meno cruento.

Ma capisci perché si è ucciso. È scritto li.
“Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.” (Ettore Petrolini)

http://franceefamiglia.com/



Mamma di Lorenzo: 04/12/2007 e di Marzia (ex parassitina poi BIMBA BUFFA ora BIMBA PAZZA) 27/12/2010



“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”.
Carlos Gonzales.
Tratto da "Besame Mucho"
Locked