L'ultimo sopravvissuto

Gli svaghi delle Noimamme

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Julia
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Re: L'ultimo sopravvissuto

Post by Julia »

lenina wrote:Caterina lo hai letto "il piccolo adolf non aveva le ciglia"

Vedo che non lo hai inserito.
Se ti manca leggilo.


Tra l altro l helga schneider vive a bologna
3 dicembre 2012: E' arrivato Massimiliano!





1235 messaggi vecchi....lo segno così non me lo scordo!
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Chiara
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Re: L'ultimo sopravvissuto

Post by Chiara »

Julia235 wrote:
lenina wrote:Caterina lo hai letto "il piccolo adolf non aveva le ciglia"

Vedo che non lo hai inserito.
Se ti manca leggilo.


Tra l altro l helga schneider vive a bologna


sullo stesso argomento il grande Marco Paolini ha fatto un'opera teatrale, Ausmerzen, è su youtube.
avrei voluto dire per te Luna
avrei voluto dire per te Sole

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Trilli
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Re: R: L'ultimo sopravvissuto

Post by Trilli »

Caterina wrote:Image

SINOSSI
Sam Pivnik, figlio di un sarto ebreo, nasce a Bedzin in Polonia e trascorre una vita normale fino al primo settembre del 1939 - giorno del suo tredicesimo compleanno - quando i nazisti invadono la Polonia e la guerra spazza via in un attimo ogni possibilità di futuro. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa. Sam conosce il ghetto, i divieti imposti dai nazisti, il coprifuoco, gli stenti, il terrore per le strade. Poi, dopo un rastrellamento, tutta la sua famiglia viene deportata al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Strappato alla sua famiglia, che trova la morte nelle camere a gas, Sam subisce terribili soprusi e atrocità, e ogni giorno, alla famigerata Rampa di arrivo dei treni dei deportati, vede compiersi sotto i suoi occhi la più inenarrabile delle tragedie. Sopravvissuto alla crudeltà delle SS e dei Kapo, ai lavori forzati nella miniera Fùrstengrube e alla "marcia della morte" nel rigido inverno polacco, Sam è infine tra i prigionieri sulla nave Cap Arcona, bombardata dalla Royal Air Force perché luogo di esperimenti dei nazisti su donne e bambini da parte delle SS. Ma ancora una volta, miracolosamente, riesce a salvarsi. Questo libro racchiude la sua testimonianza: la storia di un uomo che ha attraversato tutti i gironi dell'inferno nazista, ed è sopravvissuto per portare ai posteri la testimonianza di un orrore indicibile che non dovrà mai più ripetersi.

COMMENTO
Ho finito di leggerlo qualche giorno fa, mi ero dimenticata di rcensirlo e lo faccio ora con piacere.
Io ho cominciato a leggere libri a tema olocausto a 14-15 anni.
Sono, di fatto, 17 anni che mi interesso all'argomento.
Ho letto tutto il processo di Norimberga e tantissime, tantissime testimonianze.
Questa è una delle più lucide e delle più incazzate.
Interessante anche tutta la parte dedicata al "dopo", che spesso invece viene tralasciata. Il modo in cui vennero liberati, come quando e perchè e in che modo (se mai l'hanno fatto) sono riusciti a tornare in patria.
Una bella e intensa testimonianza che vi invito a leggere.

Ho l'ebook da leggere.
Quando ho finito Bonatti inizio questo!
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