lory76 wrote:Guru dell'henné, ditemi: c'è un henné incolore per ottenere solo l'effetto rinvigorente? Il colore non mi piace ma l'effetto rigenerante è fuori discussione.
La cassia obovata usata senza farla ossidare.
Enrico 09.03.09
Veronica 22.03.2011
"Ho il corpo di una diciottenne.
Lo tengo in frigo".
(Spike Milligan)
"È ovvio che occuparsi degli altri fa bene, ed è un gesto cosi dannatamente giusto, e anche inevitabile, necessario: ma non mi è mai venuto da pensare che potesse c'entrare davvero con il senso della vita. Temo che il senso della vita sia estorcere la felicità a se stessi, tutto il resto è una forma di lusso del l'animo, o di miseria, dipende dai casi"
(A.Baricco)
[color="Plum"][font="Comic Sans MS"]Greta 4 febbraio 2006[/font][/color]
[color="DarkOrchid"][font="Comic Sans MS"]"Mamma lo so che ti scoraggi quando trovi le mie impronti su mobili e sui muri, rallegrati però perchè sto crescendo e rimarranno un ricordo solamente, perciò io ti regalo le mie impronte perchè tu possa un giorno ben lontano vedere com'erano piccole le mie mani al tempo in cui cercavano la tua mano "
[/font][/color]
Non c'e' montagna piu' alta, di quella che non scalero'... ( jovanotti )
ma questa cassia obovata, domanda forse fatta e rifatta, ma non ho capito... si può fare anche sopra i colpi di sole?
[SIGPIC][/SIGPIC]I vostri figli non sono figli vostri. Sono i figli e le figlie della vita stessa. Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi, e non vi appartengono benché viviate insieme. Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri, poiché essi hanno i loro pensieri. Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro, poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare. Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi, poiché la vita procede e non s’attarda su ieri. Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano. L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende, affinché le sue frecce vadano rapide e lontane. In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere, poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco </ARTICLE> ([color=#222222]Kahlil Gibran)[/color]