Aiutarlo pipì e probabile disagio

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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Greda
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Re: Aiutarlo pipì e probabile disagio

Post by Greda »

CAmbierei scuola, sinceramente. Secondo me il problema sta li.
alemia
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Re: Aiutarlo pipì e probabile disagio

Post by alemia »

Apetta wrote:Vi aggiorno.
Le maestre alla richiesta di colloquio hanno detto che adesso non si può più, che è inutile, che siamo a fine anno, e che se ci saranno ancora problemi se ne parlerà all'inizio del prossimo anno.
.

questa cosa ha dell incredibile, se non sono problemi per loro, lo sono per te! tu il problema nel bambino lo hai adesso e adesso devi parlarne con chi il bambino lo vede tutti i giorni e nei momenti degli "incidenti"

quindi tornerei alla carica per parlarne e capirci qualcosa,
così da cambiarlo a cuor sereno se ce ne fosse bisogno,
o perlomeno cazzìarle, adesso che l'anno prossimo non ce ne sarà più bisogno!
e chiederei spiegazioni anche del "lumacone" chiedendolo al bimbo, in maniera che lui non si renda conto,
chiedendogli se le maestre chiamano in maniera buffa i bimbi, o in maniera fastidiosa.
poi le farei nuove.
ecchecavolo!
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nove
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Re: Aiutarlo pipì e probabile disagio

Post by nove »

Avuto stessa esperienza con Marco, nascita del fratellino unita al lutto in famiglia e poi alla separazione. Aveva difficoltà con la cacca, la reggeva tanto da farsi venire le ragadi con il sangue.

Maestre ingiustificabili, lo rimproveravano. Una volta mi hanno rimandato le mutandine in un sacchetino con ancora (perdonate la finezza) lo stronzo di cacca dentro. Buttarlo no, eh?

Io non ho cambiato scuola perché non potevo, abbiamo stretto i denti. Per fortuna che lui non era un bimbo aggressivo. Ma guarda caso aveva un amichetto che gli dava noi a e sgridavano sempre lui.

Alle elementari è rifiorito, va bene, ha fiducia in se stesso. E finalmente lo difendono. Si è preso, sempre da questo amichetto, una botta in testa, e le maestre hanno convocato la madre.

Se fosse successo all'asilo son convinta che non l'avrebbero difeso (son cose normali tra bambini...).

Ridicolo poi il differenziare tra madre e padre, è il colmo che si possano permettere di giudicare chi è meglio che lo porti a scuola.

Se pensi che sia un bimbo socievole e che non risentirebbe negativamente di un eventuale cambio di compagni, toglilo da questa gente.

A me purtroppo non fu possibile, uscire dal plesso di residenza voleva dire finire in fondo alla lista di attesa e quindi non riuscire ad entrare. E io lavorando avevo bisogno di mandarlo. Ma se avessi potuto, subito lo avrei fatto.
Novella

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