forse perché, al contrario di noi (o almeno di me) quando eravamo piccoli avevamo regali e giochi solo alle feste comandate e quindi erano vissuti con maggior attesa? perche´sanno che siamo li per loro sempre e comunque e danno per scontato il presente e le cose che hanno, spingendo la loro attenzione sempre avanti?
é cattiva educazione nostra in tal senso (anche non volendo)? io me lo chiedo spesso e non so darmi una risposta.
Io come te, Barbara. Mi chiedo anch'io se adesso hanno troppo rispetto a quello che avevamo noi e se questo sia un bene o un male.
Il mio maggiore è così, io lo chiamo brontolo, a volte ci ridiamo su, però quando esagera nel non vivere l'attimo e apprezzare quello che ha parte il cazziatone che al momento lo scuote, si scusa e dice che abbiamo ragione, però di base resta così, credo sia carattare o predisposizione , non per ultimo attirare l'attenzione, anche se è grande credo non abbia ancora superato la gelosia per il fratello.
Franz wrote:Ecco cosa fresca di ora: sai che oggi pomeriggio andiamo da tua cugina a trovarla???(a lui piace da matti perché giocano insieme). Lui: "poi voglio andare sulle giostre" (l'ultima volta siamo andati sulle giostre). Risposta: no, non ci sono al pomeriggio. Scenata. Ma cazzo!!!! Anziché godere del fatto che di pomeriggio facciamo una cosa che gli piace, subito a chiedere quel pezzettino di più e se è no fa niente che comunque si divertirà, esiste solo il no alle giostre. A me sta cosa mi fa ammattire
Lo so che da fastidio ed è vero che un pò è caratteriale, dei miei Vittoria è così ma da piccolo anche Ruggero spesso faceva queste scene, ma ha solo quattro anni. L'altra volta è andato anche sulle giostre ed il fatto che non ci siano lo ha infastidito, mi pare normale. Tutto il ragionamento del "godi di quel che hai" non credo sia applicabile ad un bambino di quattro anni, per loro è tutto o bianco o nero niente sfumature!
