lenina wrote:A me questa idea che accorciare l'allattamento sia meglio da un po' fastidio (non parlo di prolungare perché l'allattamento naturale dura anni non mesi).
È un po' come chi dice che i neonati non hanno bisogno di anestesia perché non soffrono.
Non è che sospendendo l'allattamento in anticipo non me soffrano. È più facile per la mamma ma loro ne soffrono eccome è un enorme stress per loro.
Molto meglio se proprio si vuole smettere quando sono comunque in grado di farci capire come si sentono rassicurandoli che smettere quando non si rendono conto del perché e del per come.
Ovviamente questo ragionando in termini di stress e sofferenza per il bambino
Ok. Concordo. ..quindi? Quindi meglio non iniziare neppure? Non credo dai. Non so quando sarà in grado di farmi capire come si sente, non certo ora a 17 mesi. Forse a due anni o più? Chissà.
Fatto sta che così non è né bello né sano per entrambe (lei e me).
Giusto per fare un esempio per rendere meglio l'idea perché forse non si è capito: questa mattina si sveglia alle sei e mezza. Cerca il seno (già arrabbiata) e ovviamente glielo do subito. Prende da una parte poi dall'altra. Poi vuole ricominciare e ok. Poi ancora dall'altra parte e ok. Alla terza volta (consecutiva eh non dico mezz'ora dopo) glielo nego, le dico "la mamma te l'ha già dato il latte ora basta" e le faccio le coccole. Ma baci e carezze non le interessano (purtroppo non trovavo il ciuccio, che invece in questi casi qui quando è ancora nel dormiveglia lo prende e si placa) quindi l'unica soluzione è stato alzarci.
Non so se ho reso l'idea del tipo di richiesta e ciucciamento che pretenderebbe la notte. Non è "prendo il seno e poi dormo" no, è una continua ricerca ansiosa e smaniosa che non trovo neppure sana. E se anche lo fosse non lo è più per la reazione che provoca in me. Io credo si debba tenere conto di tutti i fattori. O no?
