chiccha wrote:Sto. Non sto male male, ma neanche bene. O meglio, quando mia sorella mi dice che è agitato o che è affranto mi crolla il mondo. Ieri all'improvviso ho capito cosa mi fa stare più male, non l'impotenza sulla malattia, ovviamente non posso fare nulla per farlo guarire l, ma l'impotenza nello stargli accanto. Non so come si fa. Non lo so perché abbiamo sempre litigato più che avuto un rapporto, ed oggi che lo vedo fragile non so chi sia, non so come farlo stare meglio, come stargli accanto. Ho paura di essere troppo melensa e metterlo in crisi, o troppo distante per non invaderlo. Questa cosa manda all'aria il mio equilibrio e quello che faticosamente stavamo costruendo. La settimana prossima vedo una nuova psicologa. Ho bisogno di una mano.
Il tuo istinto cosa ti dice di fare con lui?
Non lo so. Da figlia mi attaccherei a mo' di cozza, ma questo è un mio bisogno, non so se sia anche il suo. Non siamo mai stati coccoloni, non credo che lui lo sia quanto me e non voglio fargli pesare ulteriormente la figlia impaurita e bisognosa.
[CENTER]<a href="http://lilypie.com/"><img src="http://lbff.lilypie.com/Ydgdp2.png" width="400" height="80" border="0" alt="Lilypie Breastfeeding tickers" /></a>
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[color="DeepSkyBlue"]Io credo che tu debba dare la possibilità anche a Will di attraversare le onde senza avere troppa paura per lui.
Posso solo immaginare quanto sia difficile, soprattutto ora che hai appena partorito, accettare gli occhi spaesati di tuo figlio.
Ma è solo un momento, quegli occhi di oggi sono necessari a lui per riemergere dalle onde.
Più sicuro, sempre amato, e con un meraviglioso fratello.[/color] [color="Plum"]Grazie Pinnagialla[/color]
Migliaia di attimi, di ore e di giorni, milioni di azioni, un' infinità di gesti, di tentativi, di sbagli, di parole e di pensieri.E tutto per fare un unico uomo al mondo. A un cerbiatto somiglia il mio amore. David Grossman.
chiccha wrote:Sto. Non sto male male, ma neanche bene. O meglio, quando mia sorella mi dice che è agitato o che è affranto mi crolla il mondo. Ieri all'improvviso ho capito cosa mi fa stare più male, non l'impotenza sulla malattia, ovviamente non posso fare nulla per farlo guarire l, ma l'impotenza nello stargli accanto. Non so come si fa. Non lo so perché abbiamo sempre litigato più che avuto un rapporto, ed oggi che lo vedo fragile non so chi sia, non so come farlo stare meglio, come stargli accanto. Ho paura di essere troppo melensa e metterlo in crisi, o troppo distante per non invaderlo. Questa cosa manda all'aria il mio equilibrio e quello che faticosamente stavamo costruendo. La settimana prossima vedo una nuova psicologa. Ho bisogno di una mano.
Il tuo istinto cosa ti dice di fare con lui?
Non lo so. Da figlia mi attaccherei a mo' di cozza, ma questo è un mio bisogno, non so se sia anche il suo. Non siamo mai stati coccoloni, non credo che lui lo sia quanto me e non voglio fargli pesare ulteriormente la figlia impaurita e bisognosa.
Chicca, cos'è un abbraccio, per averne così paura? Pure in silenzio, perché in alcuni momenti il nostro corpo sa parlare meglio della nostra testa. Ti abbraccio, capisco cosa vuol dire avere voglia di sfondare quella porta ma averne tremendamente il timore, per vari motivi.
[color="Plum"][font="Comic Sans MS"]Greta 4 febbraio 2006[/font][/color]
[color="DarkOrchid"][font="Comic Sans MS"]"Mamma lo so che ti scoraggi quando trovi le mie impronti su mobili e sui muri, rallegrati però perchè sto crescendo e rimarranno un ricordo solamente, perciò io ti regalo le mie impronte perchè tu possa un giorno ben lontano vedere com'erano piccole le mie mani al tempo in cui cercavano la tua mano "
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Non c'e' montagna piu' alta, di quella che non scalero'... ( jovanotti )