Weinà wrote:Porca miseria Dilly, mi spiace! Colgo l'occasione per salutarti, non credo di conoscerti! Benvenuta/tornata.
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Chiara wrote:ciao,
qua tra i vigneti cielo velato e 9°C, marito è partito alle 6, io ho aperto un occhio alle 8.30, scesa in pigiama, mandate un paio di mail urgenti tra ruttini al sapore di acido solforico, ora mi colaziono sennò muoio (con fette biscottate, Nocciolata Rigoni, caffè deca solubile e le mie quattro pillole di integratori uff) e poi mi devo fare l'hennè, essendo gravida anziana col capello bianco!
In casa sembra esplosa una bomba, mia cugina voleva passare a trovarmi e l'ho convinta che domani è molto meglio di oggi ghghghg.
Flavia wrote:Weinà wrote:[Oh Flavia, mi dispiace deluderti mannaggia. Però devo ammettere che la mia doccia è una figata. È grandissima, occupa tutta la parete corta del bagno, ha l'acqua che esce in tre modi (rubinetto, cipolla che si può tenere in mano e doccione in alto) e ha delle luci che si accendono per riscaldarla d'inverno, oltre che dare sulla finestra che a sua volta dà sul giardino e quindi permettermi d'estate di fare la doccia con la finestra aperta guardando gli alberi.
Edit: ma come, tuo figlio sa già cosa sia una domanda retorica? [emoji33]
Beh, è una figata eccome, anche più di una doccia a due piani (la cui figaggine mi sfugge al momento) però... doccia con finestra aperta? Sporcacciona!
La storia della domanda retorica è che mio marito (anch'io un pò ma lui è proprio una costante) ce l'ha di fissa di porre a Massimo domande retoriche stile infermiera anni '50.
Ci vogliamo mettere la giacca? Vogliamo finire di mangiare? Li finiamo i compiti?
E lui ogni volta rispondeva, al che all'ennesima volta che io gli dicevo "è una domanda retorica, MAssimo" ci ha chiesto cos'era questa domanda retorica.
Così adesso quando gli dico
"ti chiudi la felpa?"
Lui mi guarda è fa "retorica?" se annuisco, chiude la giacca
La prima volta che l'ha fatto mi sono ammazzata dalle risate. La faccia vacua dei cugini ieri quando l'ha rifatto poi, era ancora più divertente.
Beh, almeno non si può dire che non gli facciamo usare espressioni complicate
