Giornata "tranquilla"!

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tati
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Re: Giornata

Post by tati »

Lo scorso anno una ragazzina a pallavolo ha pianto tornando a casa dicendo che l' allenatore era uno stronzo, non l apprezzava.
E' andata avanti un anno intero rispondendogli male, mancanza di rispetto totale. Lui tentava di sopportare, di non reagire, di parlare al di fuori con i genitori per non peggiorare la situazione con lei.
Alla fine!? Ovviamente la madre l ha spostata, ed è in giro a dire che l' allenatore è un cretino totale, quando l unica ad aver sbagliato è stata la figlia.

Perché non si vuol vedere, tanti pensano che i figli siano perfetti, e chi sbaglia non sono mai loro ma chi è intorno.
Io non ho mai detto ad eli che secondo me lei non sbaglia mai, anzi, le faccio sempre notare che forse ha sbagliato eli e non tal persona.
Ma tantissimi non vedono nei figli dei probabili errori, sono perfetti, ed è il mondo che è stronzo nei loro confronti.

Si innalzano così i ragazzi che credono realmente di essere perfetti , e poi ovviamente crollano alla prima difficoltà.
Trilli
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Re: Giornata "tranquilla"!

Post by Trilli »

Io credo che si debba frenare la spinta alla competizione esasperata.
Smetterla di bombardare i figli, fin da piccoli, con stimoli di ogni tipo. Musica, perché migliora lo sviluppo intellettivo; sport (spesso scelto senza tener conto della predisposizione individuale); inglese madrelingua perché altrimenti, senza un bilinguismo perfetto, come fa a far carriera? E poi musei, laboratori creativi...
Ma siamo proprio sicuri che far carriera, avere un reddito elevato, una posizione di prestigio siano la chiave della felicità?
Io credo di no. Credo che quei raggi di felicità che ci illuminano la vita provengano, più semplicemente, dal fare ciò che ci piace, rispettando la nostra natura. Ma un bambino, un preadolescente sottoposto a troppi stimoli, come fa ad avere il tempo di capire chi è, che cosa gli piace?

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CisePunk
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Re: Giornata

Post by CisePunk »

Innanzitutto solidarietà per la terribile giornata.
Io sono d'accordo con l'ultimo intervento di Trilli: troppe aspettative, troppo carico di lavoro e pretese.
Poi c'è anche il mondo dei videogiochi che, secondo me, porta a distaccarsi dalla realtà e a pretendere di vincere sempre. Facile nel videogioco riuscire a superare il livello e andare avanti. Meno facile nella realtà. Allora rifugiamoci nel mondo virtuale visto che è migliore invece di confrontarci con gli altri.
Io, purtroppo, ho avuto problemi con Ruggero lo scorso anno (e non solo in realtà, ma lo scorso anno ha sofferto a lungo di attacchi di panico).
Arrivavano all'improvviso e apparentemente senza alcun motivo.
Siamo andati da una psicologa comportamentalista, che ci ha inviati da un neuropsichiatra, che ci ha mandati da un genetista e così abbiamo saputo che il bambino ha, forse, un problema genetico, che stiamo ancora indagando.
Non ero d'accordo all'uso di psicofarmaci e, per quanto non ci creda, abbiamo optato per i fiori di bach. Servono o non servono non lo so. Sicuramente c'è un effetto palliativo che dà sicurezza al bambino e lo aiuta ad affrontare meglio le situazioni.
Il problema nasce quando è con il mio ex marito: lui purtroppo pretende e non riesce a mettersi a livello del bambino e capire le sue incostanze, le sue preoccupazioni, il suo non volersi mettere in gioco mai. Si arrabbia, urla e basta. Purtroppo questo non aiuta.
Non posso cambiare la testa al mio ex marito: provo a parlargli, a fargli capire che deve approcciarsi di più ai bambini, ma niente. Lui non vuole capire.
Spero che questi genitori stiano affrontando in maniera responsabile i problemi dei loro figli e mi auguro che non siano problemi che partano da loro.
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