La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

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Chiara
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Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Post by Chiara »

Cosetta wrote:Non so, le sensazioni sono completamente diverse compresi i suoni. Non credo ad ogni modo che sia vitale riconoscere qualcosa, soprattutto se hai comunque contatto e affetto, no? A quello ti abitui subito: al calore dell'abbraccio e a quello che i tuoi sensi sentono una volta che sono liberi dal liquido amniotico
o beh ovvio che ci sono bambini "buttati via" che poi nella vita in qualche modo se la cavano, come ad esempio (racconto di mia comare che sta facendo il percorso di adozione) bambini che passano i primi anni di vita sedati a letto e che a fatica puoi recuperare, certo ci sono mille mila possibilità!

però il legame della gravidanza e del parto penso sia unico e irripetibile proprio a livello chimico, ormonale, oltre che psicologico. (tra un mese lo saprò dire meglio!)

la tizia che faceva da madre surrogata e diceva di avere ben chiaro che non fosse figlio suo e che poi non lo teneva e non lo accudiva... io dico boh... è totalmente contro le basi della biologia ecco.
avrei voluto dire per te Luna
avrei voluto dire per te Sole

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Azur
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Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Post by Azur »

Cosetta wrote:Ma sul discorso che genitore è chi dà cura e affetto concordo pienamente e non vedo questo dramma dello "strappare" alla madre naturale: per dire, se ti scambiano in culla all'ospedale non te ne accorgi nemmeno.
Io non mi pongo tanto il problema della "coscienza" del neonato e dello stacco con la vita prenatale,
quanto della consapevolezza che il bambino acquisirà crescendo.
Non sarà la consapevolezza di essere stato rifiutato, come nell'adozione, dalla madre biologica,
ma quella di essere stato "commissionato" da una parte e comunque "rifiutato a priori" (non so neanche come definirlo) dall'altra... che una situazione di abbandono (blando finché vuoi, ma abbandono) sia stata creata deliberatamente, e nella maggior parte dei casi anche con un guadagno di mezzo.

Tra neonato scambiato in culla,
neonato nato da surrogacy e accolto da genitori che lo aspettavano
e neonato non riconosciuto in ospedale a adottato il giorno dopo
l'unico che non dovrà fare i conti con l'abbandono è il primo, solo perché e fino a quando gli mancherà consapevolezza di quel che è successo.
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Lella
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Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Post by Lella »

Azur wrote:
Cosetta wrote:Ma sul discorso che genitore è chi dà cura e affetto concordo pienamente e non vedo questo dramma dello "strappare" alla madre naturale: per dire, se ti scambiano in culla all'ospedale non te ne accorgi nemmeno.
Io non mi pongo tanto il problema della "coscienza" del neonato e dello stacco con la vita prenatale,
quanto della consapevolezza che il bambino acquisirà crescendo.
Non sarà la consapevolezza di essere stato rifiutato, come nell'adozione, dalla madre biologica,
ma quella di essere stato "commissionato" da una parte e comunque "rifiutato a priori" (non so neanche come definirlo) dall'altra... che una situazione di abbandono (blando finché vuoi, ma abbandono) sia stata creata deliberatamente, e nella maggior parte dei casi anche con un guadagno di mezzo.

Tra neonato scambiato in culla,
neonato nato da surrogacy e accolto da genitori che lo aspettavano
e neonato non riconosciuto in ospedale a adottato il giorno dopo
l'unico che non dovrà fare i conti con l'abbandono è il primo, solo perché e fino a quando gli mancherà consapevolezza di quel che è successo.
ecco particolare sicuramente importante e non così trascurabile
mi hai aperto un altro punto di vista importantissimo
il bambino scambiato in culla avrà comunque una mamma con tutte le caratteristiche femminile da puerpera, non un surrogato e per lui quella è la sua mamma biologica

Che poi Cosetta ci sono mamme naturali inadeguate è tutt'altro discorso!!
CARPE DIEM
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