lenina wrote:Paola M. wrote:
Mi sembra che qualcuno da qualche parte scrivesse della verdura e frutta biologica, forse tu, bè dallo studio di altro consumo esce che contiene più pesticidi di quella tradizionale e quindi va altrettanto lavata e sbucciata, questo eprché in italia non v'è la divisione dei campi.
visto che parli di altroconsumo.
Vai a vedere cosa dicono della zona.
Ho letto, e dicono un sacco di stronzate, (non è che altroconsumo non sbagli mai, fosse solo che ha fatto una pubblicità pazzesca ai caprotti con la questione biologico ahahha).
primo: parla di utilizzo SOLO di prodotti di marca ZONA, barrette, beveroni ecc ... Romano vieta l'utilizzo di queste cose se non in casi di sretta necessità, insegna a portare con se parmigiano e pera (esattamente come facevano i contadini)
secondo: parla di dieta iperproteica dicendo che c'è un abuso di proteine e pochi carboidirati, cofondendo come molti la parola carboidrati imputandoli SOLO a pane e pasta e cornfleks, se uno non mangia questi tre alimenti, non mangia carboidirati.
Dimenticandosi che i carboidrati stanno anche nelle banane, nei finocchi, piuttosto che nell'arancia.
sulla questione PROTEINE poi, la stessa fede maia sopra scrive: quando cucinavo carne e pesce erano veramente pochi facevamo la FAME, perché in effetti NON si arriva a più di 120 grammi di carne a pasto e più di 200 grammi di pesce a pasto, contro (se uno volesse) anche il kilo e mezzo di verdura.
terzo: dice che la zona TOGLIE gli alimenti, altra stronzatissima, NESSUN alimento (eccetto il primo mese) è tolto dalla zona, vi sono tutti nella misura del loro indice glicemico reale e potenziale (cottura, associazioni eccc..)
Secondo me c'è ancora tanta confusione sulla zona, nel senso che stando ai racconti di mia nonna è molto più simili la zona alla nostra mediterranea che non l'attuale concezione di mediterranea.
Sears è stato solo un gran furbo, ha preso le origini della mediterranea, dove pane e pasta erano veramente esigui e NON BIANCHI accompagnati da verdure, SEMPRE, e ha dato un nuovo nome e un diktat di percentuale, e ha fatto i soldi.
Sottolineo quel BIANCHI perché è ormai certo che i prodotti fatti da cerali ma eliminati dalle FIBRE (perché bruttine a vedersi) sono dannosissimi per la possibilità di insorgenza di diabete di tipo 2.
Ma pochissimi dietologi ci dicono di eliminarli e ripristinare quelli integrali o meglio ancora di farceli noi in casa con farine di certa provenienza e non trattate.
Tant'è che I nostri nutrizionisti si sono spesso "venduti" alla "merce" confezionata di cereali, perché ci scandalizzaiamo per una barretta ma non perché in televisione, fior fiore dei nostri professori pro mediterranea ci dice che per i bambini sia meglio una merendina confezionata alla fetta di torta fatta in casa, perché c'è un maggiore controllo calorico.
Non ci scandalizziamo se nelle nostre diete vengono messi solo pane e pasta e riso e mai: orzo, avena, farro, ecc ... che hanno un mercato più di nicchia.
Fortunatamente anche nei centri diabetoligici ci si sta accorgendo che qualcosa NON funziona nelle diete date ai malati.
E per rispondere a MIRKO: fosse una questione genetica NON ci sarebbe l'aumento esponenziale di affetti di diabete di TIPO 2 (alimentare e non in età giovanile) o di situazioni border line dell'emoglobina glicosilata negli ultimi 20 anni, non ci sarebbe stato bisogno di cambiare la piramide alimentare, non ci sarebbe stata la necessità di mettere PANE, PASTA, Et similia fra i cibi a cui fare attenzione.
Ora, anche ai diabetici si sta insegnando a controllare l'indice glicemico dei cibi (anche in base al tipo di cottura, di associazione ecc ... come dicevi tu), ORA lo si sta facendo, quel furbone di Bears l'ha messo alla base della sua dieta.
Sui diabetici poi bisognerebbe aprire il capitolo CIBI PER DIABETICI che sono un altrettanto business di quelli PRO ZONA.
Tornando a me, perché al di là di tutte le polemiche quel che conta è anche come uno ci si sente.
La mia alimentazione prima della zona era comunque ricchissima di verdure e fibre, mai fritti o arrosti, poche o nulel merendine, unico neo dolciastro: colazione con brioches e caffè al bar, Ma il mio errore principale era nell'utilizzo dell'olio extravergine che raggiungeva i 10/15 cucchiai di olio al giorno (fra quello cucinato e uello crudo), perché ingenti quantitativi di verdura necessitano, per chi ama mangiare condito, di ingenti quantitativi di olio.
Indi, sono consapevole che per DIMAGRIRE bastava togliere questo apporto giornaliero, però fino adesso quando l'ho fatto non mi sono sentita meglio da subito, come invece mi sta succedendo ora (e calcolate che ho i postumi di una mononucleosi)
Sul piano puramente calorico, ogni cucchiaio di olio sono 90 calorie, fate voi il conto di quante ne introducevo, ho ridotto anche l'apporto di proteine in quanto ora che peso la carne mi accorgo che ne mangiavo troppa.
Dal punto di vista pratico il mangiare ogni due o tre ore (anche questo ad esempio è consigliato SOLO ai diabetici e non nelle diete tradizionali, e laddove introdotti gli spuntini non si OBBLIGA a mantenerli) non mi fa sentire il senso di fame e non avendo mai picchi di glicemia alti, ma mantenendola costante non ho quella voglia di zuccheri semplici che mi veniva prima.
Insomma, per ora, al di là delle polemiche mi sento bene e sento che mi sto alimentando in maniera bilanciata utilizzando le risorse della natura, vediamo quanto saprò rimanere in zona.