rufy wrote:
Simone,
fossi in te, girerei alla larga dall'accostarmi al pesantume di quel mio familiare, considerando, giusto per fare un esempio, che sta leggendo (non so che volta e') un libro leggerissimo e ogni santissima sera mi dice "ascolta ascolta, senti qua'...troppo bello" e mi legge un pezzettino del suo libretto: I PROMESSI SPOSI DI ALESSANDRO MANZONI
Signore, pieta', al confronto mi sembra leggero pure Paolo Conte - una volta, giuro, e' stato capace di mettere per tre volte consecutive "azzurro", quella di Celentano, arrangiata e intepretata da Conte.
Non so che forma abbia l'inferno, ma credo susciti in me quelle sensazioni!
Cioe' CELENTANO cantato da Conte, per vendicarmi, di pari livello di sofferenza, avrei dovuto infliggergli Ramazzotti interpretato da Baglioni, ma non esiste!
ahhaha
detto questo, ho trovato Sant'America e devo dire che forse e' quell'anello di congiunzione tra me, Gianni e Conte che puo' unirci.
E' troppo bella, e' bellissima
La dove o’ rraggiunamente nun se quaglia, nun sape arrivà,
(è) mmanduline co’ grazia e turmiento
chelli, si, chelli sanne parlà...
Dove il "ragionamento" nun se quaglia, cioe' non prende sostanza, non arriva, non persuade, i mandolini, con la loro grazia e i loro tormenti,
si, quelli, si, possono arrivare.
Guarda che e' davvero un cameo.
GRazie
Buona domenica.
Carissima,
mi fai morire dal ridere. Ma sei impossessata dallo spirito di Totò?
Nei momenti di incomunicabilità melodica, Gianni sa benissimo che può sempre confidare sulla mia ospitalità. Un pasto caldo e un cd di Conte non si rifiutano a nessuno. Sono anche in possesso di una copia dei "Promessi sposi".
Quanto a "Sant'America", grazie per le dritte linguistiche: ora devo assolutamente ascoltare questo gioiello di saggezza partenopeosabauda.
Ciao