Solange wrote:Ahahaha, Luvetta Flexi-woman! :D
Comunque per commentare questo:
(infatti, pure troppa: per me ci vorrebbe un minimo di coscienza alimentare prima di dare la flexi in mano ad un profano).
ti dico che infatti andando ai meeting (che non ci sono piu' ahahaha) si parla proprio di come distribuire i punti, sull'importanza di non spenderli soltanto in schifezze e via discorrendo! Io tante cose le ho imparate li', al tempo in cui avevo soltanto 8 chili di troppo e tutte mi chiedevano perche' andavo li' che ero gia' magra
Il bello delle dieta a punti è che ti fa sentire libero di sgarrare.
In questo senso può essere più umana, come modo di alimentarsi, di una zona che non contempla dolci e BISCOTTI (AHò!) o altre bontà tipo le lasagne che so!
Però di base deve esserci una coscienza alimentare che ti faccia comunque propendere, nella quotidianità, per gli alimenti più sani, sennò potresti mangiare malissimo!
(P.S. alla fine anche il conteggio punti è un conteggio, grosso modo, di calorie comunque)