"Le benevole" di Littell

Gli svaghi delle Noimamme

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Rie
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"Le benevole" di Littell

Post by Rie »

L'ho comprato, tentata da una vantaggiosa promozione, perché ero mezzo affascinata, mezzo orripilata da questo libro, che racconta il nazismo dalla parte dei carnefici e avevo conosciuto da una recensione di Wu Ming.
Qualcuno di voi l'ha letto, o l'ha sentito nominare e si è fatto un'opinione a riguardo?
"Ci sono persone rotonde, mia cara signora, ci sono bambini a forma, diciamo, di triangolo, perché no, e ci sono... Ci sono bambini a zigzag"
(David Grossman)
SimoneB

Post by SimoneB »

Cara Maddalena,
venerdì scorso mi trovavo a Bologna e, dovendo trascorrere due ore in solitudine a causa di un appuntamento posticipato all'ultimo minuto, mi sono scaraventato dentro Feltrinelli, anche e soprattutto per refrigerarmi.

Ho vagato tra gli scaffali per quasi un'ora e mezzo, risolvendomi poi a raggiungere la cassa con sotto braccio i seguenti testi: il Corano, "L'anticristo" di Nietzsche (in verità, già letto e amato in tenera età in un'edizione da battaglia) e due testi di natura buddhista finalizzati a vivere spiritualmente nella società occidentale (dunque, due trattati sul controsenso).

Ebbene, ormai tramortito e ubriaco di titoli e retrocopertine, lì a due passi dalla cassa, mi trovo a contatto con "Le benevole" e penso: questo titolo mi dice qualcosa. Giro e mi ricordo tutto e, cioè, una trasmissione radiofonica su un frequenza Rai in cui si parlava di un libro intitolato "Les Bienveillantes" opera prima, scritta in lingua francese, da un americano. Rircordo i toni accessi e le critiche mosse da Piperno (ebreo), quello di "Con le peggiori intenzioni", che non si capacitava che un simile libro avesse potuto vincere il premio Goncourt.
E poi ricordo che si diceva che Littell è stato parzialmente ispirato da una terribile fotografia che ritraeva una donna ebrea uccisa e mangiata dai cani.

In preda a un obnubilante stato indecisionale, ho lasciato lì il libro, ma non so perché, dato che, già da quella trasmissione, mi ero ripromesso di leggerlo tutto. Forse, è stata la mole a trattenermi, visto che sotto braccio avevo già una mole tutt'altro che esigua da trasportare per mezza Bologna.

Sappi comunque che mi riprometto di leggerlo. Tu intanto, se ti avvii sulla impervia strada, aggiornami.

Un abbraccio a tutti voi per le ben note vicende
Simone
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Rie
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Post by Rie »

Ciao Simone, come sempre sei stato prezioso!

Visto il genere, comprendo le critiche di Piperno.
E comprendo che da quella libreria tu sia uscito con un carico più che sufficiente di stimoli.

Frattanto, ho iniziato a leggerlo. Il primo tocco, a volte ingannevole ma capace di suscitare il mio interesse di lettrice passionale, è gelido e avvincente al tempo stesso.
Penso proprio che mi avvierò per l'impervia strada. Ti farò sapere se l'inquietante paesaggio merita la fatica di percorrerla.

Grazie per la risposta, per l'abbraccio (per chi non lo sa, il mio Federico non sta bene), e buona lettura dei frutti della tua gradevole razzia da Feltrinelli.
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