Francy...sei giu' e quello che hai scritto ne spiega i motivi.
Ma tu DEVI volerti bene.
Noi siamo il riflesso di ciò che siamo convinti di essere.
Tu sei convinta che non puoi facela,
non credi di meritare nessuna gratificazione,
ti senti imperfetta.
Eppure,anche dai momenti brutti che hai vissuto,puoi trarre la forza.
Il tuo papà:ti manca .E come potrebbe non mancarti l'uomo meraviglioso
di cui ci hai parlato.Sai che ti avrebbe chiesto di reagire,che ti avrebbe spronata:
fallo.Fallo per lui.Ma fallo principalmente per te.Perché questo lui avrebbe voluto.
Non costringerti in una dieta rigida.Non sarà quella a darti il sorriso.
Perché prima devi iniziare a sorridere a te stessa.
Mi dispiace tanto che tu ti senta cosi.
Ma credimi:ti meriti tanto e di piu'.
Un abbraccio!
ho mollato..
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Franci71 wrote:forse no...
non lo so chiaretta..
è un periodo così..
tra l'inizio della scuola elementare..
dopodomani compleanno del mio papà..a cui non potrò dire auguri..perchè non c'è più..
e lui non mi avrebbe voluto vedere così..
lui mi voleva un bene ma di un bene speciale..almeno era speciale per me..
quando si avvicina questa data tutte le mie convinzioni su annullano..
se mio papà mi vedesse così mi sgriderebbe..ma di quelle sgridate buone capite?
ma pensare a questo non mi spinge nella direzione giusta..bensì mi fa chiedere perchè di nuovo sono caduta nel tunnel del mangiaretroppo..
credevo di aver trovato la strada giusta..
mi sono data l estate di pausa per non annoiarmi a con le dieta perchè fosse vacanza anche per me
ma ora..
l'estate è finita ma non riesco a trovare la strada..
ho iniziato il diario oggi..
è già un passo..
ora rimetto anche il ticker..mi aveva aiutata..
i figli crescono indipendentemente dal nostro peso, i padri mancano a prescindere da quanto mangiamo. ciò che ho capito da anni di Disturbi del Comportamento Alimentare è che non bisogna legare emozioni e sentimenti, fatti avvenuti o comportamenti all'atto dell'alimentarsi. Certe tristezze, in particolare, le si provano comunque.
Certo è però che rifugiarsi nel cibo non è un metodo per stare meglio nè x soffocare il dolore, lo sconforto, il senso di colpa o di impotenza: il cibo da esattamente ciò che promette, ossia energie per vivere.
allora forse dovremmo imparare ad amarci comunque, sia che mangiamo tanto o poco, sia che siamo in sovrappeso o meno.
perchè il mondo non è in un piatto e neppure la sua soluzione
(senza volerti fare la lezione, solo raccontandoti ciò che ho capito e che tento ogni giorno di mettere in pratica)