fish wrote:Al momento, ad esempio, non riusciamo a stabilire un dialogo.
Lui urla di continuo, anche per giocare, fa rumore inteso fastidioso, è oppositivo e più io gli dico "per favore parla non urlare, non fare rumori inutili" più lui mi fissa con aria tra il serio e il sorridere, non ottenendo nulla, nè io nè lui.
trattasi di conflitto di bisogni per dirla alla gordon
Non risolvi i problemi ma puoi capire tanto leggendo Genitori Efficaci, a pagina 68/69 per esempio ci sono situazioni simili a quanto tu hai descritto.
Con i messaggi in prima persona ad esempio a lungo andare si possono modificare alcuni comportamenti.
E' chiaro che come tu hai risposto a tuo figlio:
non urlare, non fare rumori inutili, hai usato messaggi in seconda persona ottenendo l'esatto opposto.
In questi casi Gordon suggerisce di comunicare con il figlio l'effetto che quel suo comportamento ha su di noi, e usare messaggi in prima persona del tipo:
"Non riesco ad ascolatre bene se qualcuno mi urla nelle mie orecchie"
Poi ci sono tante sfumature nei messaggi in prima persona (possono manifestare sia messaggi negativi che positivi ad esempio, meglio quest'ultimi sempre).
Poi gordon parla di conflitti di bisogni quando il primo messaggio in prima persona appunto, non ottiene risposta. E qui c'è tutto un capitolo dedicato a come superare questi tipi di conflitti senza vincitori né vinti.
Insomma Luisa val la pena leggerlo e non perché ripeto trovi risposte e soluzioni ai problemi di vita quotidiana, ma trovi molti spunti per migliorare il dialogo che è alla base di sani e buoni rapporti tra genitori e figli.