Esogestazione: ovvero la fisiologica dipendenza del neonato

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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Cosetta
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Post by Cosetta »

Alessia, quanto ha influito il cesareo e l'ambiente ospedaliero (c'era il rooming in?) in questo tuo non aver sentito l'istinto di tenerla con te?
troppi_gatti

Post by troppi_gatti »

prima della nascita del Nini mi ero informata: allattamento a richiesta, contatto continuo..

quando è nato invece ho come subito un black out.
forse a causa dell'emozione, forse a causa della mancanza di sonno (è nato dopo quasi 2 giorni di veglia, e nei 3 giorni seguenti avrò dormito forse 5 o 6 ore in tutto)..
fatto sta che non sapevo più niente, non mi ricordavo più niente.

la prima notte d'ospedale si è svegliato e si è messo a piangere.
cosa avrebbe potuto volere se non ciucciare?
io, terrorizzata, sono corsa dalle "dade" del reparto, a chiedere perchè piangesse.
si sono giustamente fatte una risata, e mi hanno detto di dargli la tetta!

va bè, a parte questi momenti di smarrimento totale, che mi hanno portato per qualche giorno anche a dargli la tetta non prima di due ore, l'istinto di tenermi addosso e assecondare il mio bambino, era fortissimo.

all'ospedale dormiva nel letto con me, a casa no perchè avevo troppa paura di schiacciarlo, ma dormiva nella culletta messa accanto al mio letto, e passava tutta la notte con la mia mano appoggiata sulla sua testa.
lui forse avrebbe dormito anche senza.
non io.

di giorno invece stava sempre e costantemente in braccio.
potevo appoggiarlo alla culla solo se era addormentato molto molto profondamente, e al massimo per quindici minuti: giusto il tempo di lavarmi!

come dicevo, dopo i primissimi giorni di alienazione mentale, anche la tetta è diventata una grande amica.
era quasi sempre attaccato, col risultato che non piangeva quasi mai.

perchè dico quasi?
perchè nonostante creda fermamente che i neonati non possano viziarsi, nonostante sia sicura che il pianto sia meglio prevenirlo,
credo anche che ai neonati vada data la possibilità di "chiedere".
non mi fraintendete, non ho mai lasciato piangere il Nini per più di dieci secondi, probabilmente pure meno.
ma credo che sia stato importante che io l'abbia lasciato esprimere il suo disagio, e che ogni volta, puntualmente, si sia potuto rendere conto che io rispondevo, senza mai mancare.
già a due mesi, forse anche prima, per fame non piangeva neanche più: faceva versetti indirizzati a me, e sapeva che di lì a pochi secondi la tetta sarebbe arrivata!

a che punto stiamo ora?

a sei mesi e mezzo la tetta è l'ultima cosa che interessi al Nini.
si attacca per mangiare, per coccola.. ma basta il passaggio di un gatto, un clacson per strada, ed ecco che si ricorda che c'è il mondo da scoprire, che ha ben altro a cui pensare!

in braccio ci sta volentieri, lo preferisce di certo allo stare seduto da qualche parte, ma messo nel passeggino, sul divano, per terra o nel box ha comunque un po' di autonomia, ovviamente più o meno lunga a seconda del suo umore.

dorme con me quando non c'è il suo babbo nel lettone, ad esempio al mattino e a volte il pomeriggio (altrimenti mi incricco davvero troppo e ho mal di schiena tutto il giorno).
per il resto dorme nel suo lettino, di giorno da solo, la notte con la sua mano nella mia, fra le sbarre.

si addormenta solo in braccio a me, solo dopo la tetta, solo con le coccole.
altrimenti non c'è modo che si rilassi.

piange solo ed esclusivamente quando è stanco morto e non riesce a crollare.
per il resto, quando è arrabbiato, frustrato ecc.. "frignetta", di certo non si può parlare di pianto.

io sono molto contenta di questo mio bellissimo bambino.
mi dicono tutti che è tanto buono, e io credo che lo sia per come è stato e per come viene trattato.

è più facile avere un "bambino buono", se non lo si lascia piangere.
è più facile avere un "bambino buono", se non deve smollarlo in una culla perchè a prenderlo in braccio si vizia.

a me non è MAI pesato questo attaccamento alle mie braccia e alla mia tetta.
anzi, mi dava forza. mi faceva sentire importante, speciale, insostituibile.

penso che assecondare i bisogni del proprio neonato sia da considerarsi forse la miglior prevenzione alla depressione post partum.
mi sembra più probabile andare in crisi con un bambino che piange, col desiderio di consolarlo che bisogna frenare, perchè altrimenti "gli si fa del male".
assecondando il bisogno di contatto quasi continuo, si hanno bambini sereni e mamme più rilassate (e realizzate), e a me sembra proprio una gran buona cosa!!
gi-emma

Post by gi-emma »

Io sono venuta a conoscenza dell'esogestazione al corso preparto, per cui ho informato i miei parenti di questa cosa, e si sono tutti molto interessati.
In ospedale c'era il rooming in, ed ho tenuto Emma spesso nel letto con me, addirittura passavano le ostetriche di notte a mettere una paratia per evitare che rotolasse in caso il mio sonno fosse troppo pesante.
Emma è nata il 18 dicembre scorso e non so se vi ricordate, ma lo scorso inverno è stato freddo, così quando nevicava e non si poteva uscire Emma dormiva al pomeriggio sulla mia pancia, era bello e trovavo anche il tempo per rilassarmi un po'.....a volte riuscivo anche a vedere un film!!!
Successivamente, visto che Emma stava MOLTO volentieri in braccio, ho comprato la fascia (che tutt'ora uso tantissimo.....sopratutto in vacanza in montagna è stata utilissima!!!); inizialmente non le garbava molto, probabilmente si sentiva costretta, ma appena ho potuto metterla nella posizione verso di me con i piedini fuori a penzoloni si è risolto ogni problema.
Emma ha sempre dormito da sola, inizialmente nella carrozzina vicino a me, poi nel riduttore ed ora nel lettino.
Solo al mattino alle sei la prendevamo con noi nel lettone e questa abitudine le è rimasta tutt'ora.
Non ho mai avuto grossi problemi a metterla a letto, ma ultimamente di giorno faccio un po' più fatica, credo non voglia addormentarsi e lasciarmi.
Da quando è nata si è sempre svegliata un paio di volte la notte per poppare, (mai piangendo, ma guardandosi attorno ed aspettando). Ora le cose sono un po' cambiate, si sveglia in media tre quattro volte, qualche volta (per fortuna non si verifica troppo spesso) ogni ora.........
Vuole sempre il latte........ma ora che ha otto mesi e mezzo, io mi stavo giusto chiedendo oggi se faccio bene ad alzarmi subito ogni volta ed offrirle il mio seno, oppure è ora che impari a conosolarsi da sola?
Premetto che Emma dorme in stanza con noi e non riesco a concepire ancora l'idea di mandarla a dormire nella sua stanza, nonstante mio marito continui ad insistere.......... dovrei capire quando ha effettivamente fame oppure voglia di mamma e papà, ed assecondarla, ma se non le do la tetta piange da morier, ed io gliela dò!!!!!
Il mio istinto mi dice di assecondarla e fino ad ora l'ho fatto, che fare adesso????? Seguire i consigli dei pediatri, quindi addormentarla nel suo lettino senza cullarla per una decina di minuti (come faccio ora), aspettare prima di prenderla in braccio la notte, e per ultimo dicono che sarebbe meglio che i bambini non si svegliassero nel lettone con i genitori perchè poi pensano che sia loro dovuto stare lì.........
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