Infatti il problema è proprio questo: i tempi della scuola si sono obbligatoriamente allungati.MatifraSo wrote:I compiti sono diventati un problema quando le scuole hanno cominciato ad allungare l'orario. Ai miei tempi si finiva scuola alle 12.30, pranzo, un'oretta due di studio e poi c'era tutto il tempo per fare altro.
Ora il tempo scuola si è allungato per venire incontro alle esigenze delle famiglie, ma non ha modificato il modo di operare.
D'altra parte, i concetti spiegati in classe devono essere fissati in qualche modo, quindi secondo me un minimo di studio a casa è indispensabile.
Io ricordo che andavo in una scuola privata, facevamo tutti i giorni fino alle 16.00 escluso il sabato, che facevamo fino alle 12.30. Il pomeriggio era solo un doposcuola, infatti chi andava a casa aveva come compiti quello che noi avremmo poi fatto nel pomeriggio.
Ora nel pomeriggio fanno altre cose, approfondimenti, e quindi lo studio deve essere relegato al ritorno.
Quando Giada è stata iscritta in prima elementare io facevo part-time 4 ore, ma nella nostra zona non c'era una scuola con frequenza solo mattutina.
Mi può stare bene, perchè la maggior parte dei genitori ormai lavorano entrambi, e spesso fino a tardi. Però non mi sta proprio bene il concetto dei compiti (tanti) a casa dopo la scuola. 8 ore per un bambino sono più che sufficienti (e anche per un adulto), non dovrebbero aggiungersene altre.
Adesso c'è il concetto che più tempo passi in ufficio, più sei un figo e farai carriera (questo nella mia realtà) e si sta cercando di trasportarlo anche ai bambini: più ore passi sui libri, più sarai un figo e sarà facile la tua vita di studente! Ma quando? ma come? Ma avranno tutto il tempo di passare i pomeriggi sui libri alle superiori e università, perchè dobbiamo stra-caricarli già adesso che sono piccoli?