Forum NoiMamme

lunetta wrote:grado le dicessero di no, alla fine ha scoperto che gli davano il LA. Alla fine.
L'ostetrica del corso mi ha detto che i bimbi si adattano e che aspettano quella della mattina. Mi sembra una cacchiata enorme e gliel'ho fatto notare. E poi mi ha detto che probabilmente danno loro la glucosata..

certo che si adattano piangono 2-3 ore e si rassegnano.
Se non ci sono alternative io pretenderei comunque di allattare ALMENO ogni 2 ore di notte.
Si può anche dare di testa e incolpare gli ormoni se fanno storie.
Se le regole sono sbagliate si cambiano, i figli sono nostri non loro

Trottola, il Sacro Cuore (Gemelli) è troppo troppo lontano.

Franceschina, grazie di cuore per tutte le informazioni, sei stata gentilissima.

Vivendo ad Acilia anche a me la gine aveva consigliato il S.Eugenio e il San Camillo.
Al S.Eugenio ha partorito tre volte una mia carissima amica, però ci sono cose che non mi piacciono (e mi sembra che non facciano rooming in). L'allattamento al seno non è molto sostenuto, anche se poi...che dire?...lei non ha avuto difficoltà nessuna delle tre volte. Quest'ultima cosa mi rassicura e mi fa pensare che ce la farò comunque se voglio (e VOGLIO) e dovessi avere difficoltà e non essere aiutata, vorrà dire che chiamerò qualcuno della LLI (a questo proposito mi sa che oggi chiamo per andare i primi di giugno ad un loro incontro)
Ultima domanda, Franceschina, e non ti stresso più :)
Parto a parte (eh eh eh) come si sono trovate con la degenza (e le poppate) le tue amiche al San Camillo?

trottola wrote:bellissimo esempio!
Comunque, a proposito di fattore psicologico, il mio omeopata, proprio ieri mi spiegava che è la paura e l'ansia di ciò che sta succedendo, che fa allungare il tempo di travaglio.
Intorno all'ottavo mese, mi prescriverà degli omeopatici da prendere una volta in ospedale (e non prima) che mi aiuteranno a rilassarmi e a dilatarmi più velocemente.

l'apermus?