Solange wrote:preferirei che l'istruttore fosse con tutti loro e che si conoscessero gli uni con gli altri e stessero attenti a non perdere nessuno per strada. Cioè, credo che senza dare di matto chiedere che si trovasse una soluzione intermedia, forse è sempre la strada migliore.
lenina wrote:Esatto fuori pista si sta sempre in gruppo se qualcuno tiene andature più veloci deve regolarmente tornare indietro (a meno che ovviamente si stia facendo un lavoro veloce ma non si fanno in strada con i ragazzini)
LauraDani wrote:ecco, magari puoi parlare con l'allenatore che, che ne so, lo da per scontato che i ragazzini si tengano d'occhio e invece non è così scontato
grazie,
sto pensando di parlargli in questi termini, pacatamente

dicendo che non siamo del tutto tranquilli sulla modalità delle uscite e chiedendo di spiegare un attimo meglio a tutti l'importanza del gruppo se escono soli.
Soluzioni intermedie sicuramente ce ne sono, anche solo che i piccoli vadano con due "grandi", uno che apre e uno che chiude (in stile scout ;), in modo che non si perdano nessuno.
LauraDani wrote:ma il tuo paese com'è?
a me colpisce che dici che gli altri genitori non hanno detto nulla, mi fa pensare, per quello ti chiedo qual è la tua realtà
poi -e non è quello che chiedevi, lo so, scusa- credo che potrebbe essere l'occasione per parlare a tua figlia di come comportarsi in situazioni "pericolose"
tipo, scrivi che lei e la sua amica hanno perso il gruppo: io cercherei di farle capire che essere lontani dal gruppo non va bene e cosa potrebbe fare se dovesse succedere di nuovo
il paese è un paesotto, ma non piccolissimo (sui 17,ooo abitanti), hinterland milanese, molto traffico di pendolari che rientrano a quell'ora.
Perché gli altri non abbiano detto nulla non so, forse perché non sono al primo anno di atletica ed è quindi le modalità sono già assodate?
O perché i ragazzini (maschi) non riferiscono quel che fanno nel dettaglio? Boh
O perché lo ritengono sufficientemente sicuro e basta?
Ci sta anche questo, ormai SONO grandini e escono tutti a volte soli.
La mia ancora poco e su tragitti collaudati, ma altri molto di più.
Forse la mia reazione è stata esagerata perché non me l'aspettavo (non essendo stata avvertita delle modalità).
Sulla questione "pericoli",
tutta la teoria su come comportarsi la conosce a menadito (sono anni che facciamo discorsi, ipotesi, simulazioni),
solo che ultimamente (che la lascio "per forza di età" più libera) vedo che sulla pratica cade sempre malamente, pur essendo una bambina sveglia e autonoma (l'altra settimana, in casa sola, ha aperto la porta a un VENDITORE porta a porta, con cui si è messa a chiacchierare, santo cielo! e sono minimo 6 anni che parliamo di come/quando aprire quando è in casa sola!).
(e grazie Leni, è uno sport di cui non so nulla, mi aiuta molto capirlo un po' di più)