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Posted: Tue Oct 25, 2011 11:31 pm
by LauraDani
micmar wrote:non conosco la realtà del tuo paese
però non credi che magari l'allenatore lo faccia per responsabilizzarli?
anche agli scout i piccoli sono affidati ai più grandi, magari la logica è quella.
il parco mi inquieta già di più.

ma il tuo paese com'è?
a me colpisce che dici che gli altri genitori non hanno detto nulla, mi fa pensare, per quello ti chiedo qual è la tua realtà
poi -e non è quello che chiedevi, lo so, scusa- credo che potrebbe essere l'occasione per parlare a tua figlia di come comportarsi in situazioni "pericolose"
tipo, scrivi che lei e la sua amica hanno perso il gruppo: io cercherei di farle capire che essere lontani dal gruppo non va bene e cosa potrebbe fare se dovesse succedere di nuovo

lenina wrote:Esatto fuori pista si sta sempre in gruppo se qualcuno tiene andature più veloci deve regolarmente tornare indietro


ecco, magari puoi parlare con l'allenatore che, che ne so, lo da per scontato che i ragazzini si tengano d'occhio e invece non è così scontato

Posted: Wed Oct 26, 2011 6:42 am
by lenina
Comunque in generale l'atletica e' uno sport da esterno. Da abbastanza piccola mi allenavo in esterno mai da sola ma con altre ragazze più o meno della mia età.
Vicino al cus il giro che facevamo era di circa 4 chilometri (tutto il contorno del colonnetti) al boschetto (solo quando era chiaro perché li non c'erano proprio luci 3 chilometri.
L'allenatore rimaneva con i piccoli sul giro da un chilometro (l'unico tutto visibile).
Con le giuste attenzioni ma una responsabilizzazione in questo senso fa proprio parte di questo sport

Posted: Wed Oct 26, 2011 11:47 am
by Azur
Solange wrote:preferirei che l'istruttore fosse con tutti loro e che si conoscessero gli uni con gli altri e stessero attenti a non perdere nessuno per strada. Cioè, credo che senza dare di matto chiedere che si trovasse una soluzione intermedia, forse è sempre la strada migliore.

lenina wrote:Esatto fuori pista si sta sempre in gruppo se qualcuno tiene andature più veloci deve regolarmente tornare indietro (a meno che ovviamente si stia facendo un lavoro veloce ma non si fanno in strada con i ragazzini)

LauraDani wrote:ecco, magari puoi parlare con l'allenatore che, che ne so, lo da per scontato che i ragazzini si tengano d'occhio e invece non è così scontato

grazie,
sto pensando di parlargli in questi termini, pacatamente :smile:
dicendo che non siamo del tutto tranquilli sulla modalità delle uscite e chiedendo di spiegare un attimo meglio a tutti l'importanza del gruppo se escono soli.
Soluzioni intermedie sicuramente ce ne sono, anche solo che i piccoli vadano con due "grandi", uno che apre e uno che chiude (in stile scout ;), in modo che non si perdano nessuno.

LauraDani wrote:ma il tuo paese com'è?
a me colpisce che dici che gli altri genitori non hanno detto nulla, mi fa pensare, per quello ti chiedo qual è la tua realtà
poi -e non è quello che chiedevi, lo so, scusa- credo che potrebbe essere l'occasione per parlare a tua figlia di come comportarsi in situazioni "pericolose"
tipo, scrivi che lei e la sua amica hanno perso il gruppo: io cercherei di farle capire che essere lontani dal gruppo non va bene e cosa potrebbe fare se dovesse succedere di nuovo

il paese è un paesotto, ma non piccolissimo (sui 17,ooo abitanti), hinterland milanese, molto traffico di pendolari che rientrano a quell'ora.
Perché gli altri non abbiano detto nulla non so, forse perché non sono al primo anno di atletica ed è quindi le modalità sono già assodate?
O perché i ragazzini (maschi) non riferiscono quel che fanno nel dettaglio? Boh

O perché lo ritengono sufficientemente sicuro e basta?
Ci sta anche questo, ormai SONO grandini e escono tutti a volte soli.

La mia ancora poco e su tragitti collaudati, ma altri molto di più.
Forse la mia reazione è stata esagerata perché non me l'aspettavo (non essendo stata avvertita delle modalità).

Sulla questione "pericoli",
tutta la teoria su come comportarsi la conosce a menadito (sono anni che facciamo discorsi, ipotesi, simulazioni),
solo che ultimamente (che la lascio "per forza di età" più libera) vedo che sulla pratica cade sempre malamente, pur essendo una bambina sveglia e autonoma (l'altra settimana, in casa sola, ha aperto la porta a un VENDITORE porta a porta, con cui si è messa a chiacchierare, santo cielo! e sono minimo 6 anni che parliamo di come/quando aprire quando è in casa sola!).


(e grazie Leni, è uno sport di cui non so nulla, mi aiuta molto capirlo un po' di più)