Posted: Sat Dec 31, 2011 9:33 am
L'ho appena finito.
Non senza qualche aspetto meno entusiasmante (ritmo lento a tratti, i viaggi nel tempo non mi esaltano molto con i loro paradossi e i loro lati inspiegabili, la tesi per l'assassinio di Kennedy per cui si opta è banale), mi è piaciuto.
Fa parte del "nuovo filone" meno orrorifico e più intimista (La storia di Lisey, duma key, per intenderci).
C'è anche un po' di It, un po' di Derry, e ad alcuni è piaciuto ritrovarlo. A me, devo dire, non particolarmente. Non sono una fan delle "citazioni" e preferisco che ciascun romanzo si regga sulla sua magia e non echeggi quella di un altro.
Stranamente romantica la storia d'amore. Cosa che mi ha spiazzata.
Ai kinghiani che apprezzano anche la fase matura mano da cardiopalma, lo consiglio.
A chi non ha mai letto king... nì, ci sono altre pietre miliari da cui cominciare.
Una cosa però è certa: la ricostruzione storica "periferica", extra Kennedy, dell'ambiente, della mentalità, è fatta davvero bene. Sembra di essere lì.
Ed è ben descritto l'impatto dell'epoca diversa dalla propria sul protagonista, con lo speculare, sottile senso di estraneità da lui portato agli altri personaggi, anche quando ignorano da dove (da quando) venga.
Non senza qualche aspetto meno entusiasmante (ritmo lento a tratti, i viaggi nel tempo non mi esaltano molto con i loro paradossi e i loro lati inspiegabili, la tesi per l'assassinio di Kennedy per cui si opta è banale), mi è piaciuto.
Fa parte del "nuovo filone" meno orrorifico e più intimista (La storia di Lisey, duma key, per intenderci).
C'è anche un po' di It, un po' di Derry, e ad alcuni è piaciuto ritrovarlo. A me, devo dire, non particolarmente. Non sono una fan delle "citazioni" e preferisco che ciascun romanzo si regga sulla sua magia e non echeggi quella di un altro.
Stranamente romantica la storia d'amore. Cosa che mi ha spiazzata.
Ai kinghiani che apprezzano anche la fase matura mano da cardiopalma, lo consiglio.
A chi non ha mai letto king... nì, ci sono altre pietre miliari da cui cominciare.
Una cosa però è certa: la ricostruzione storica "periferica", extra Kennedy, dell'ambiente, della mentalità, è fatta davvero bene. Sembra di essere lì.
Ed è ben descritto l'impatto dell'epoca diversa dalla propria sul protagonista, con lo speculare, sottile senso di estraneità da lui portato agli altri personaggi, anche quando ignorano da dove (da quando) venga.