Caterina wrote:Come dicevo, mi ha molto innervosita e il protagonista mi ha fatto venire voglia di prenderlo a schiaffi. Nessun sorriso, nessuna simpatia.
Simpatia è una parola grossa anche per chi ha gradito il libro, credo :)
Però è un punto di vista di una persona che con ogni evidenza rientra nello spettro autistico (si può leggere qualcosa di simile anche nella Picoult *), e ho trovato interessante vedere come - nonostante ciò - i sentimenti, sia pure in modo diverso, facciano breccia in una percezione non convenzionale dei medesimi.
* nel libro della Picoult un ragazzo autistico fa un casino immenso nel dimostrarlo, ma quello che emerge è l'amore fraterno attraverso il suo "filtro", in qualcosa i due libri si somigliano...
Mica son così gli uomini "normali" (o sì? ahahahaha! In tal caso, me n'è capitato uno decente, razionale/pratico quanto basta al suo sesso e nulla più).