manu wrote:lella wrote:Belle riflessioni, si è vero la donna si sta emancipando molto e sempre di più, ma dite quindi che sono sempre figli a loro volta di uomini violenti (anche solo psicologicamente)?
Laddove esiste una figura materna forte, nessuna figura femminile sarà mai all'altezza dell'esempio e, quindi, a rischio di vessazioni e umiliazioni.
Ecco, il mio ex era ed è così.
La sua attuale compagna infatti ha queste caratteristiche: riesce ad essere brava come sua madre, è intellettualmente inferiore, e lui si sente bello,tranquillo,coccolato e superiore.
Io invece venivo da una famiglia in cui mia madre, pur avendo una ottima intelligenza, non aveva potuto studiare per motivi economici,finendo in fabbrica all'età di 12 anni. Lei mi ha sempre detto: studia, il resto non conta. Io so cucinare bene, sono moto brava con le piante, sono un asso sul lavoro ma in casa sufficiente.
Questo automaticamente fatto di me una pessima moglie e sono stata umiliata più volte perché non stiravo bene. Secondo lu se lo avessi amato avrei imparato per lui a stirare in modo perfetto.
Guardate che è terribile, io mi sono sforzata in tutti i modi ma non sono purtroppo capace. Mi sono sentita sbagliata per anni. Poi alla fine ho capito che era lui malato e ho detto basta.
Per questo io insisterò sempre sul ruolo delle madri dei maschi, perché la chiave è lì. Per questo ho deciso di dire basta a un rapporto di questo tipo: i miei figli devono vedere e capire il rispetto dovuto a una compagna, e lo capiscono solo se lo vivono nel quotidiano.
La chiave siamo noi , nel modo in cui mostriamo loro la nostra femminilità e li portiamo a capirla, amarla, non pretenderla o possederla per sé.