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Re: RE: Re: Apologia di una ciclista solitaria
Posted: Thu Jan 21, 2016 1:11 pm
by Trilli
sweet wrote:Bello!
Ammetto di aver odiato più volte i noiciclisti che sulle strade per raggiungere i miei (zona lago d'Iseo) fanno tutte le cose sbagliate che hai descritto, soprattutto mettersi in file da due o da tre...pericolosissimo per tutti..
Proprio dalle mie parti! Io non scendo spesso sul lago, mio marito più spesso (anche in questo momento)
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Re: RE: Re: Apologia di una ciclista solitaria
Posted: Thu Jan 21, 2016 1:16 pm
by Trilli
Babina wrote:Bella Trilli!
Io ti sono solidale.
Amo la bicicletta (mtb per la verità) ma è tanto che non ci vado più con costanza (e poi in tutta sincerità, i tuoi livelli galattici non li ho mai raggiunti

)
Ho un marito appassionato ed un padre sfegatato e fissato;
l'argomento di conversazione preferito di mio papà sono i nuovi itinerari da fare, ne studia in continuazione.
per dirti: si sta facendo gran parte delle salite di tour e giro, l'anno scorso si è pure portato mio figlio maggiore a fare gli ultimi km della tappa con arrivo ad Aprica.
Anche lui si lamenta spesso del poco rispetto e della poca considerazione che le auto hanno per i ciclisti; e lo dice spesso che i ciclisti devono avere occhi e orecchie anche per gli automobilisti, prestare il doppio dell'attenzione e delle accortezze!
Spesso fa il paragone con la Francia, ad esempio: la strada che sale sul Col du Galibier, da lui fatta tante volte, è larga e permette ai tanti ciclisti di salirvi senza il rischio di essere investiti; inoltre si dice ogni volta sorpreso dal fatto che le macchine non sorpassano i ciclisti, ma gli stanno tranquillamente dietro finchè non c'è spazio sufficiente sull'altra corsia per effettuare un sorpasso come si fa tra auto ed auto, quindi non sfiorando il ciclista che rischia di perdere l'equilibrio.
Lo sfegatato qui è mio marito, 9000 km l'anno più quelli con la MTB nei boschi dietro casa... Ogni anno Gavia, Mortirolo, Crocedomini, le salite storiche delle nostre zone. Lamenta un calo nelle prestazioni ma a 56 anni impiega poco più della metà di me a percorrere il Colle Gallo (dove c'è la Madonna dei ciclisti)...
Io sono a ben altro livello, ma mi piace tanto pedalare!
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Re: RE: Re: RE: Re: Apologia di una ciclista solitaria
Posted: Thu Jan 21, 2016 1:17 pm
by sweet
Trilli wrote:sweet wrote:Bello!
Ammetto di aver odiato più volte i noiciclisti che sulle strade per raggiungere i miei (zona lago d'Iseo) fanno tutte le cose sbagliate che hai descritto, soprattutto mettersi in file da due o da tre...pericolosissimo per tutti..
Proprio dalle mie parti! Io non scendo spesso sul lago, mio marito più spesso (anche in questo momento)
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Sì lo so che sono le tue parti. Io intendo zona clusane-paratico-sarnico-iseo.
Credimi a volte il sabato fanno file da tre. E sono magari un gruppo di 8/9. Io sto super attenta ma non ti nascondo che mi si rizzano i capelli dal nervoso quando faccio una statale a 30 all'ora senza poter superare.