Anch io ho sempre avuto queste paure, ma credo che iniziare piano piano da adesso sia la cosa migliore. Premetto che mia figlia è ancora nella mia panciona, ma questi argomnti li ho studiati in pedagogia e ho avuto occasione quindi di avere il cfr nn solo con teorie, ma anchecon genitori.
Nella mia esperienza di figlia devo dire che i miei me ne hanno sempre parlato e quando sono arrivata nel periodo adolescenziale ho avuto le mie crisi di protesta, ma è anche vero che avevo moltissimi interessi da coltivare come dipingere, giocare a pallacanestro e studiare e leggere.. quindi non avevo ne tempo ne attrazione per il fumo, l'alcool il sesso!!
Altra cosa dopo una giornata passata a scuola, in palestra, a studiare e magari a trovare un'amica alla sera non avevo certo voglia di sperimentare uscite particolari... ero troppo stanca.. e diciamo soddisfatta!!! Lo spor mi ha iutato tanto e lo stesso è accaduto per mio fratello..
Ancora una cosa... a partire dai 14 anni in estate i miei mi mandavano " a lavorare" in modo che potessi guadagnare qualche soldo prima delle vacanze: una volta da un'amica in profumeria, una volta dal parrucchiere, una volta come segretaria, una volta come barista... mi portavano al mattino e venivno a prendermi alla sera.. che fatica, ma ero contenta!!
Baci
Eli
cosa è meglio fare??
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Grazie Eli per la tua testimonianza, certe cose sono difficili da affrontare e sentire l'opinione di altre persone fa sempre bene
RICCARDO 31 maggio 2002
SAMUELE 30 ottobre 2004
ALBERTO 3 luglio 2009
LUCA il mio angelo
[INDENT]...ma più mi guardo in giro e vedo che, c'è un mondo che va avanti anche se
se tu non ci sei più...
Un amore grande, capace di riconoscere il significato e il senso di un dolore grande e capace di traformare questo dolore in una dolce ninna nanna
Il mio blog: http://ilprincipedagliocchiazzurri.blogspot.com/
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SAMUELE 30 ottobre 2004
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vavi wrote:Non serve parlare prima secondo me, serve esserci nel momento che succede.
A partire dai piccoli episodi delle elementari e via via che accadono le cose essere sempre "presenti", nel senso di parlarne e confrontarsi fin da subito.
Io credo che sia la costanza che premia, non la preparazione una tantum.
Quotissimo.
Più che un discorso "preparato", che spesso loro in quel momento che proponiamo noi non hanno voglia di ascoltare e diventa inutile,
ho visto che serve cogliere i piccoli spunti quotidiani (una notizia in tv, il racconto di un amico, una mezza frase sentita per strada, un episodio ai giardinetti....) per parlare un po' di tutto, e tra le altre cose introdurre anche temi difficili...
Poi saranno loro poco a poco a chiedere di più, a voler approfondire...
Se vuoi introdurre tu qualche tema specifico prima della scuola invece ci sono tantissimi libri per bambini ora, bellissimi, adeguati e che trattano ogni genere di problema. Magari se fai un salto in libreria da sola te li studi un po' e vedi quale fa meglio al caso tuo...
Per quel che ho visto io poi proprio con l'ingresso alle elementari sorgono milioni di domande, visto il confronto con bimbi più grandi e l'inserimento in una comunità più numerosa (bimbi con handicap, bimbi immigrati, bimbi di colore, bimbi poveri, bimbi con famiglie diverse da quella "standard", ecc... tutto viene recepito in modo diverso quando ha a che fare con una persona concreta, e della loro età)
È dura, ma è sempre più bello, vederli crescere così.....
:nani: