i Tecnoager

Una sezione per discutere delle problematiche legate all'adolescenza dei nostri eredi.
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Polly
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Post by Polly »

fish wrote:Interessante, mi spieghi cos'è?



http://www.iacp.it/
questo è il sito ufficiale.
Ho cosciuto il metodo Gordon qualche anno fa a scuola, facemmo un corso di aggiornamento su Insegnanti Efficaci, davvero illuminante.
Mi sono poi informata e ho comprato il libro Genitori Effcaci di Gordon. L'aspetto più interessante è proprio il discorso sull'Ascolto Attivo, una vera tecnica di ascolto, poi i messaggi in prima persona e molto altro.
Ci sono un po' di appunti in questa sezione dove parlo di queste cose rispetto ad un corso che ho fatto lo scorso anno, non propriamente sul metdo gordon ma ritornano i concetti di base.
La lettura del libro la consiglio vivamente, ci sono davvero molti spunti da cui partire. Non è verità e legge e non è nemmeno la soluzione a tutti i problemi, ma imparare ad usare l'ascolto attivo e i messaggi in prima persona, migliora comunque i rapporti, non risolve i problemi ma la comunicazione è più efficace.
Ti riporto direttamente dal libro:

L'ascolto attivo è la capacità del ricevente (colui che ascolta appunto) di non inviare nessun messaggio proprio; non invia, cioè, una valutazione, un'opinione, un consiglio, un'analisi o una domanda. Invia esclusivamente la propria decodifica del messaggio del mittente senza aggiungere né togliere altro.
L'ascolto attivo aiuta i figli a prendere coscienza dei propri sentimenti. Dopo averli espressi, spesso si dissolvono come per incanto (provato ed è vero). L'ascolto attivo aiuta i figli ad avere meno paura delle emozioni negative e facilita il processo autonomo di soluzione dei problemi.

Questo fa si che il mittente non si senta mai giudicato ma solo capito e da a lui la possibilità di trovare da solo la soluzione al problema.
E' molto difficile da spiegare, intanto prova a leggere il libro, ma sono i corsi davvero illuminanti (solo sono cari).
Un'altra cosa davvero interessante è cercare di capire i bisogni del qui e ora, ossia i bisogni reali di quel momento. A volte noi diamo per scontato tante cose e rispondiamo in maniera poco efficace ai loro bisogni veri.
Nel libro sono riportate le 12 tipiche risposte dei genitori che però se non rispondono ai bisogni reali di quel momento risultano inefficaci anche se positivi. Ti leggo le 12 risposte tipiche di noi genitori spesso con effetti diversi da quelli sperati
1. Dare ordini dirigere comandare
2. Mettere in guarda,ammonire, minacciare
3. Esortare moralizzare, far prediche
4. consigliare, offrire soluzioni o suggerimenti
5. Insegnare, argomentare, persuadere
6. giudicare, criticare, opporsi, biasimare
7. elogiare, assecondare
8. etichettare, ridicolizzare, umiliare
9. interpretare, analizzare, diagnosticare
10. rassicurare, simpatizzare, consolare, sostenere
11. inquisire, fare domande, indagare
12. minimizzare, cambiare argomento, scherzare, distrarre
Insomma c'è molto altro ma sarebbe troppo lungo se hai curiosità specifiche chiedi se ne sono capace cerco di riportarti il pensiero gordoniano.
Paola, 5vm, per gli amici Polly

"....continuiamo così"
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Il mio libro: Prima o poi Cresceranno
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http://www.noimamme.it/forum/showthread.php?t=49511

in questo thread ho parlato dei messaggi in prima persona
Paola, 5vm, per gli amici Polly

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Post by Polly »

.......piccolo esempio del punto 7 che sembra positivo in sé

lo scorso anno un giorno Valentina è tornata da scuola che già si capiva che c'era qualcosa che non andava.
A metà maggio la classe avrebbe fatto una gita (forse in Sicilia???) e nell'occasione ci sarebbe stato posto, tempo permettendo, di mettersi in costume e fare un bagno.
E' tornata dicendo appunto che non mangerà più perché è "cicciona". E' inutile in questi casi dire frasi tipo: ma non è vero, ma che dici non sei cicciona ecc. ecc. sei belle sempre (elogiare, esortare....)
Se loro si sono messe in testa di esserlo è inutile argomentare, se lo si fa si parte sconfitti in partenza!
Cosa ho fatto? lo ascoltata e poi l'ho portata qui sotto casa in palestra, ho parlato con la coordinatrice e l'ho fatta andare, vedere cosa può fare, gli orari per poter frequentare senza trascurare la scuola. Insomma le ho dato la possibilità, secondo la sua convinzione del momento, di fare qualcosa per la sua "ciccia", anche se per me non era affatto cicciona!
E' una ragazza d'oro fino all'ultimo non voleva accettare, e solo per questione economica! E' tornata a sorridere di nuovo e a mangiare normalmente, e la palestra è durata un mese solo e poi non ne sentiva neanche più il bisogno, ed io non ho avuto neanche più quel pensiero economico.
Quello che ho fatto è stato ascoltare il suo bisogno in quel momento, lei si è sentita ascoltata veramente nel suo bisogno e capita, e questo ha fatto si che accettasse questa sua dimensione negativa (per lei) senza più angosce
Il brutto è che non sempre mi riesce di avere i giusti comportamenti e di accorgermi dei reali bisogni......
Paola, 5vm, per gli amici Polly

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