lenina wrote:Invece io non sono completamente d'accordo.
Cioè ideologicamente sono d'accordissimo eh.
Però d'altro lato temo da un lato che alcuni potenziali genitori preferirebbero non adottare piuttosto che avere un bimbo di colore o asiatico (e allora per quanto mi riguarda possono pure star senza)
Soprattutto non so se tutti possono però sentirsela di aggiungere ai problemi spesso legati all'adozione i problemi legati al razzismo che nel nostro paese è forte ed endemico.
Si tratta comunque di qualcosa che bisogna essere preparati e pronti ad affrontare eh.
Perchè è possibilissimo avendo un bimbo di colore cadere in problemi di razzismo di vario tipo (da quello nascosto arrivando ai non inviti alle feste scolastiche perchè il bimbo è più agitato degli italiani cosa che ho sentito dire)
Non sono convinta che tutti abbiano la forza di aiutare il bambino a superare questi inevitabili disagi (e purtroppo per come stanno andando le cose saranno sempre più inevitabili)
Quindi ideologicamente sono d'accordo ma non sono sicura che per il bambino singolo sia la cosa migliore.
Leni,
secondo me è buona la prima che hai detto
(se non se la sentono, che non adottino, adottare non è certo obbligatorio per nessuno).
la paura del razzismo della nostra società attuale è un timore presente in molte persone quando iniziano a pensare all'adozione,
perché si basa su fatti reali, l'Italia di oggi è - o sta diventando - un paese sempre più intollerante verso il diverso, qualsiasi diverso...
Però chi decide di adottare fa un percorso prima di arrivare in tribunale ed essere definita idonea, e questo percorso dovrebbe aiutarti ad analizzare ed elaborare questo timore (insieme ad altro),
perché la diversità è alla base stessa dell'adozione ed è una diversità ben più profonda del colore della pelle.
Un figlio potrà essere discriminato perché di colore scuro,
ma anche perché è nato altrove
perché non è nato da te ma da genitori sconosciuti (su cui fare le più peggiori e più fantasiose illazioni),
perché di etnia rom (che si sa sono tutti delinquenti),
eccetera eccetera
Se queste persone non se la sentono di affrontare la società sul tema colore,
come potranno affrontare questa stessa società su tutto il resto?
Non possiamo magicamente cambiare il mondo per evitare ai nostri figli di soffrire,
possiamo solo accoglierli totalmente e aiutarli a crearsi gli strumenti necessari per affrontare questo mondo esistente...
Certo, per poter fare questo è essenziale che quel timore iniziale fosse davvero un timore delle reazioni della società esterna,
non che fosse il comodo mascheramento di un *nostro* timore, come pare fosse nel caso della sentenza, se è vero quel che riporta La Stampa:
""""
La madre che intendeva adottare però ha spiegato così la sua scelta, come racconta Linda Marmetto della Cifa: «La pelle scura è un handicap per il bambino. Quando esce da scuola e la gente fa domande io non so cosa rispondere. Non per me, ma per lui. Meglio zoppo che nero. Cerchiamo di non andarcela a cercare, così sarebbe un problema in meno». Le parole sono citate nella relazione psico-sociale che accompagnava il decreto di adozione della coppia italiana.
Non sa cosa dire?
A me pare sia possibile non sapere ribattere solo se si condividono le "domande"...
Il problema è a monte, secondo me.
È che spesso il sistema non funziona.
Ci sono purtroppo operatori non validi, ci sono purtroppo percorsi superficiali, e ci sono purtroppo troppe idoneità date senza approfondire (e nei pochi casi di non idoneità, ci sono purtroppo pure troppi "ribaltamenti" della corte d'appello)
perché la visione "adultocentrica" dell'adozione come diritto della persona ad avere un figlio (e non del bambino ad avere una famiglia) è dura a morire...
Ma se sei idoneo, sei idoneo ad adottare un bambino, qualsiasi bambino...
(discorso a parte per le malattie, secondo me, che richiedono capacità ben diverse...)