Ecco.
Ciro, Ciro, ma poi tutte a magnà!
gomorra
Moderators: zizzia, Nat, nene70
- MatifraSo
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Re: gomorra
Sei bella quando sorridi
quell'aria che puoi fare tutto quando lo decidi
Matilde 13/07/2004
Sofia 27/11/2006
quell'aria che puoi fare tutto quando lo decidi
Matilde 13/07/2004
Sofia 27/11/2006
- Babina
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Re: gomorra
Ma la smettete??
una arriva dopo pranzo, con tutte le buone intenzioni per lavorare giudiziosamente e poi si trova qui tutto sto popò di roba....
Eh, nun ze fà.
Toh, beccatevelo in versione scugnizzo siciliano con la coppola.
una arriva dopo pranzo, con tutte le buone intenzioni per lavorare giudiziosamente e poi si trova qui tutto sto popò di roba....
Eh, nun ze fà.
Toh, beccatevelo in versione scugnizzo siciliano con la coppola.
Nico 16/12/2005
Luca 22/07/2010
Luca 22/07/2010
- Alessia
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Re: gomorra
e sì, ciro ciro e io sono andata in palestra così quando avverrà l'incontro sarò splendida per lui che mi fracasserà le ginocchia con la spranga
dai ciruzzo bbbello, sprangami ahh sììì sìììììììììììì

dai ciruzzo bbbello, sprangami ahh sììì sìììììììììììì

[SIGPIC][/SIGPIC]I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e non vi appartengono benché viviate insieme.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.
Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere,
poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco
</ARTICLE> ([color=#222222]Kahlil Gibran)[/color]
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e non vi appartengono benché viviate insieme.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.
Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere,
poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco
</ARTICLE> ([color=#222222]Kahlil Gibran)[/color]