Posted: Sun Oct 11, 2009 6:55 pm
Io vorrei dire una cosa.
Le storie di dolore e di sofferenza non sono identificate per forza con TROLL e similari (altrimenti non avremmo aperto una sezione sui disagi post partum ove per forza si parla di sofferenza), sono storie che vengono credute perché in sé portano dolore, e il dolore merita rispetto, a prescindere.
Quel che è successo qui è quel che succede in ogni forum che inizia ad avere tanta visibilità, arrivano gli approfittatori che sul dolore raccolgono soldi, arrivano le persone che vogliono attirare attenzione (e magari portano in sé altro dolore), arrivano i disturbatori che vogliono solo mettere zizzania.
Abbiamo due possibilità di approccio.
Non credere a nessuno in prima analisi e poi ricrederci se vediamo che effettivamente la storia è vera col rischio di lasciare questa persona "abbandonata a se stessa" se la storia fosse vera e allontanare il troll (ma non è detto)
o fare il contrario
fidarci di quel che l'utente dice e provare a offrire il nostro appoggio, se trattasi di una persona vera avremo fatto qualcosa di buono, se trattasi di un troll che ha bisogno di un attimo di attenzione avremo fatto comunque qualcosa di buono, se trattasi di un troll che vuole solo prenderci in giro non ha preso in giro nessuno, perché se il nostro appoggio non sarà servito a lui/lei passerà di certo qualcuno (con migliaia di visite al giorno v'assicuro che è verosimile) che ha quello stesso dolore e le nostre parole gli saranno di conforto.
Il mio invito è come la scommessa pascaliana, conviene investire sul credere.
Le storie di dolore e di sofferenza non sono identificate per forza con TROLL e similari (altrimenti non avremmo aperto una sezione sui disagi post partum ove per forza si parla di sofferenza), sono storie che vengono credute perché in sé portano dolore, e il dolore merita rispetto, a prescindere.
Quel che è successo qui è quel che succede in ogni forum che inizia ad avere tanta visibilità, arrivano gli approfittatori che sul dolore raccolgono soldi, arrivano le persone che vogliono attirare attenzione (e magari portano in sé altro dolore), arrivano i disturbatori che vogliono solo mettere zizzania.
Abbiamo due possibilità di approccio.
Non credere a nessuno in prima analisi e poi ricrederci se vediamo che effettivamente la storia è vera col rischio di lasciare questa persona "abbandonata a se stessa" se la storia fosse vera e allontanare il troll (ma non è detto)
o fare il contrario
fidarci di quel che l'utente dice e provare a offrire il nostro appoggio, se trattasi di una persona vera avremo fatto qualcosa di buono, se trattasi di un troll che ha bisogno di un attimo di attenzione avremo fatto comunque qualcosa di buono, se trattasi di un troll che vuole solo prenderci in giro non ha preso in giro nessuno, perché se il nostro appoggio non sarà servito a lui/lei passerà di certo qualcuno (con migliaia di visite al giorno v'assicuro che è verosimile) che ha quello stesso dolore e le nostre parole gli saranno di conforto.
Il mio invito è come la scommessa pascaliana, conviene investire sul credere.